CASSA DI RISPARMIO DI ASTISi è concluso il ciclo astigiano del tradizionale Concerto di Natale offerto da Banca di Asti ai propri azionisti. Al debutto di giovedì 3 dicembre al Teatro Alfieri sono seguite nove repliche che hanno registrato il tutto esaurito a ogni spettacolo. L’appuntamento, giunto ormai alla quattrodicesima edizione, allieterà i soci dell’istituto bancario di tutte le aree in cui  è presente con le proprie filiali. Come di consueto lo spettacolo è stato preceduto dall’evidenza degli avvenimenti che hanno caratterizzato la Banca nel 2015, dall’operazione di aumento di capitale che ha visto l’ingresso di ben 13.000 nuovi Soci, all’acquisizione del 70% di Pitagora, società specializzata nel credito al Consumo per mezzo della cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Significativi anche i numeri: 17.500 nuovi clienti quest’anno hanno scelto Cassa di Risparmio di Asti o Biver Banca come propria Banca di riferimento, portando il totale dei clienti del Gruppo a oltre 390 mila. Il 2015 si chiuderà con nuove erogazioni di credito per circa 1.250 milioni di euro, a favore delle famiglie e delle imprese, portando il totale dei prestiti in essere a oltre 6.750 milioni di euro. I nuovi risparmi affidati nel corso dell’anno hanno portato la raccolta complessiva oltre i 13.700 milioni di euro. Oggi il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti dà lavoro a 1.867 persone. Eventi e dati che confermano la solidità, la forza e l’indipendenza del gruppo bancario. Il sipario del Teatro Alfieri si apre con la Pops’Harmonic Orchestra, formazione musicale nata in occasione dei concerti dell’istituto bancario e che da anni anima gli spettacoli. Nella prima parte del concerto l’orchestra ha eseguito tre “sinfonie dal mondo”: Cavalleria leggera di Franz von Suppé, la Sinfonia n.3 op.97, nota come la “Renana” di Robert Schumann e la Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” – Allegro con fuoco di Antonìn Dvorak, sotto la direzione del Maestro Stefano Coppo. La seconda parte del concerto è diretta dal Maestro Alberto Mandarini che ha arrangiato e diretto l’orchestra nell’esecuzione di alcuni dei più bei brani che hanno  accompagnato l’Italia negli anni del boom economico. Magistrale e coinvolgente è stata l’interpretazione canora della solista Diana Torto, cantante di estrazione jazzistica, con frequenti incursioni anche in ambito classico contemporaneo: da Domenico Modugno a Luigi Tenco, passando per Carosone, Buscaglione, Trovajoli, senza tralasciare “i Genovesi” Gino Paoli, Bruno Lauzi. Chiara Buratti, voce narrante e guida in questo viaggio attraverso i nostri anni 60, conduce il pubblico attraverso ricordi, emozioni e rievocazione di fatti ed eventi che hanno segnato l’Italia negli anni del boom. Lo spettacolo si conclude con alcuni brani della tradizione natalizia e gli auguri del gruppo bancario ai propri azionisti. Dopo le 10 repliche astigiane, lo spettacolo proseguirà ad Alba, Teatro Sociale il 9 dicembre – ad Alessandria, Politeama Alessandrino l’11 dicembre – a Torino, Auditorium Rai il 12 dicembre – a Milano, Teatro Elfo Puccini il 14 dicembre – a Vercelli, Teatro Civico il 16 dicembre – a Biella, Teatro Sociale il 15 e 16 dicembre – a Varallo Sesia, Teatro Civico il 17 e 18 dicembre.