Cotto_Mariangela4026Una sedia vuota e la polemica è servita. L’assenza di Mariangela Cotto alla conferenza stampa indetta, sabato mattino in Comune, dal centro destra per commentare l’incompatibilità di Brignolo a presidente della Provincia è stata la scintilla per un acceso scambio di battute tra il consigliere comunale e un’altra lady di ferro della politica astigiana: Angela Quaglia.   BRIGNOLO INCOMPATIBILE? UNA VITTORIA DEL MOVIMENTO 5 STELLE – Assenza strategica o scelta di campo? La Cotto spunta la seconda ipotesi e chiarisce che la causa della sua mancata partecipazione è frutto di una semplice considerazione: nella politica ci vuole coerenza.  “I cittadini sono stufi di vedere questi teatrini – commenta – la Quaglia ha dapprima convalidato la presidenza di Brignolo ed oggi, dopo la sentenza del Tribunale, ne sostiene l’incompatibilità. Non è giusto salire sul carro dei vincitori, il merito di questo successo politico è tutto del Movimento 5 Stelle. Resto convinta che la conferenza stampa sia stato un gesto inopportuno ma non avevo intenzione di polemizzare con Angela Quaglia, è solo un confronto tra punti di vista differenti”.   MALE LA LISTA UNICA IN PROVINCIA – Quaglia ha reagito indispettita alle accuse di aver ricoperto il doppio ruolo di consigliere comunale (di minoranza) e di consigliere provinciale nella lista unica che ha portato all’affermazione di Brignolo a presidente: “Non capisco perché le due consigliere comunali (Cotto e Bosia, ndR) non abbiano a suo tempo costituito una lista per la Provincia se interessava loro così tanto!”. Replica la Cotto: “Non ho costituito una lista perché è mancata la possibilità, c’era già un accordo tra PD e Forza Italia, e i cittadini erano impossibilitati ad esprime il loro voto essendo elezioni di secondo livello”.   BRIGNOLO DECADUTO, SPAZIO AI GIOVANI – Chi sarà il successore di Brignolo? La Cotto non si sbilancia: “Non faccio nomi ma posso dire che ci sono tanti giovani sindaci che potrebbero ricoprire il ruolo di presidente della Provincia”.   NO ALLE DIMISSIONI DA SINDACO – “Chi ha vinto le elezioni deve governare”. Il consigliere comunale prende le distanze dalle richieste di dimissioni per Brignolo anche dalla carica di sindaco, sollevate da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord. Una linea già condivisa da Massimo Scognamiglio (Federazione della Sinistra)”: “Brignolo ha diritto di governare se lo ritiene ancora opportuno”.   NUOVE ELEZIONI? “NON MI CANDIDO” – Se è vero che “il castello di carte della Giunta sta crollando”, come sostenuto da Gianfranco Imerito, il possibile scenario è il ricorso ad elezioni anticipate (il mandato di Brignolo scadrebbe nel 2017). Tanti i candidati che potrebbero proporsi alla poltrona di sindaco e non è da escludersi un Brignolo “bis”: l’imbuto delle primarie scremerebbe la lista dei papabili ma la Cotto, sin da ora, si sfila dalla possibile competizione: “Non ho più intenzione di candidarmi, sono già soddisfatta del traguardo raggiunto nella scorsa tornata elettorale. Offrirò il mio contributo d’esperienza ma è tempo di lasciare spazio ai giovani, magari una donna”. La zarina di San Marzanotto si dice tuttavia convinta che sia molto remota l’ipotesi di una fine anticipata della legislatura: “Credo che la giunta Brignolo arriverà a fine mandato nonostante il forte malcontento, è troppo il timore di non essere rieletti”. Nell’immediato si ragiona sugli Stati Generali, proposti dal consigliere comunale e condivisi dal Sindaco, che si dovrebbero tenere nel mese di maggio per dare un nuovo impulso alla città. Fabio Ruffinengo