La vicenda giudiziaria che ha investito la Blutec, l’azienda in strada Cascina Cauda è inestricabilmente legata alla questione lavorativa e al conseguente al rischio di un centinaio di posti di lavoro.
Dopo l’arresto (e poi la scarcerazione) di presidente del cda e amministratore delegato a seguito di un’indagine della finanza di Palermo, i sindacato hanno più volte espresso preoccupazioni.
Ad aprile c’era stato un primo incontro al Ministero dello Sviluppo economico; oggi la Fiom Cgil di Asti, insieme a Fim Cisl, Uilm Uil, unitamente alle Rsuaziendali chiedono un incontro sindacale con l’amministratore giudiziario Giuseppe Glorioso per verificare l’andamento dell’amministrazione giudiziaria, la situazione economico-produttiva dell’azienda e l’andamento occupazione.
“L’incontro servirebbe per aver la possibilità di condividere e dare delle risposte a tutte le problematiche che affliggono il sito produttivo di Asti – ha spiegato Mamadou Seck, segretario generale Fiom Cgil di Asti -. Inoltre, verranno richieste garanzia e stabilità dei livelli occupazionali, prospettive future ed eventuali investimenti sul piano industriale”.