Nel 2012 gli automobilisti piemontesi hanno speso 197,1 milioni di euro per eseguire le revisioni obbligatorie delle loro auto presso le officine private autorizzate. Questi dati derivano da elaborazioni su dati Istat e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti eseguite dall’Osservatorio Autopromotec. La cifra comprende il pagamento della tariffa fissata per le revisioni per complessivi 66,5 milioni di euro ed il costo delle operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per porre gli autoveicoli in grado di superare i controlli previsti, cioè la spesa per la cosiddetta attività di prerevisione, che ammonta a 130,6 milioni di euro. È Torino la provincia del Piemonte che registra con 94,2 milioni di euro la spesa più alta per revisioni e prerevisioni eseguite nel 2012. Seguono più distanziate le province di Cuneo con 31 milioni di euro, Alessandria con 19,7 milioni, Novara con 19,5 milioni, Asti con 10,3 milioni, Biella con 9,7 milioni, Vercelli con 8,4 milioni e Verbania che con 4,4 milioni chiude la graduatoria delle province piemontesi. Nel 2012 in tutta Italia gli automobilisti hanno speso 2,5 miliardi di euro per far revisionare le loro auto presso le officine private autorizzate, con un calo dello 0,9% rispetto al 2011. Tale calo è però dovuto essenzialmente alla diminuzione degli autoveicoli revisionati che sono stati 13.046.564 contro i 13.403.836 del 2011. Il fatturato per le revisioni è una voce indubbiamente significativa per il settore dell’autoriparazione e, tra l’altro, non è influenzata dagli andamenti congiunturali come invece l’attività complessiva del settore che nel 2012, per la prima volta, pur superando il fatturato delle vendite di auto nuove,  ha subito una forte contrazione (-10,5%) per effetto della crisi economica ed è sceso da 30,1 miliardi a 26,9 miliardi.