Prove di opposizione in consiglio comunale per la lista ispirata da Mariangela Cotto?
I due consiglieri di Noi per Asti, Mario Aresca e Felice Sismondo hanno infatti presentato in collaborazione con l’Udc tre interpellanze su altrettanti temi di stretta attualità.
Una collaborazione che secondo il capogruppo centrista è il segno che “il Nuovo Polo per l’Italia muove i suoi primi passi anche nel consiglio  comunale di Asti”.
Un legame che è parso naturale sin dalla costituzione del gruppo, considerata la storica affinità  tra i suoi componenti (Mario Aresca in particolare) e l’Udc e la vicinanza della stessa Cotto ai principi ispiratori del partito centrista.
L’eventuale integrazione tra i due gruppi, se diverrà sistematica, potrebbe rivelarsi un problema non da poco per la tenuta della giunta Galvagno.
I due consiglieri di Noi per Asti infatti, sono stati eletti nelle file del centro destra. Se la collaborazione con l’Udc evolvesse in maniera stabile in un atteggiamento critico, ai limiti dell’opposizione, i numeri dell’amministrazione Pdl-Lega, che negli ultimi consigli comunali si sono già dimostrati risicati, diverrebbero sempre più avari.
Le tre interpellanze riguardano il traffico in via Gerbi, il turismo frazionale e i chioschi degli esercizi pubblici.
Su via Gerbi, l’arteria parallela a corso Don Minzoni che corre lungo la piscina e il campo scuola, ora a senso unico da corso Torino verso Don Minzoni, Udc e Noi per Asti chiedono il doppio senso di marcia, in modo da permettere agli autoveicoli di  raggiungere via  Corridoni e via Atleti Azzurri Astigiani, senza così essere costretti a passare per corso Don Minzoni, piazza Torino e corso Torino, già interessati da un copioso volume di traffico veicolare.
I due gruppi consigliari chiedono poi l’istituzione di un percorso turistico frazionale e fluviale, che “metta in rete” e valorizzi il patrimonio architettonico, ambientale, culturale, storico e sociale delle ventine e dell’area fluviale della Città di Asti, presentando e promuovendo così un “pacchetto turistico” unitario ed omogeneo dell’intero anello rurale della nostra città, magari facilmente riconoscibile con un’adeguata cartellonistica.
La terza interpellanza viene incontro alla numerose richieste pervenute in tal senso dalle associazioni degli esercenti e dai titolari di bar presenti nella nostra città. “Siamo partiti  dall’importanza di questi esercizi per la vita sociale e di relazione. Bar e ristoranti rappresentano un luogo quotidiano di ritrovo e di aggregazione per la cittadinanza e per i turisti che visitano Asti. Inoltre il sindaco Galvagno e l’amministrazione comunale hanno più volte espresso la volontà di favorire le attività dei piccoli esercizi presenti nella nostra città anche tramite profilate disponibilità di intervento economico a loro sostegno, contrastando la tendenza alla desertificazione favorita dalla crisi economica e dall’atterraggio di ampie piattaforme commerciali in periferia. Con l’approssimarsi della bella stagione, chiediamo alla giunta di ridurre o eliminare completamente i costi di occupazione del suolo pubblico per i dehors e i tavoli esterni a bar e ristoranti, concordando l’iniziativa con le associazioni di settore ed i titolari degli esercizi di somministrazione al pubblico“.
m.b.