uno degli incontri tra il presidente Brignolo e i consiglieri provinciali con i rappresentanti dei lavoratori della Provincia di Asti, preoccupati per il loro futuro.Un’importante schiarita, per la sopravvivenza della Provincia di Asti e per il futuro del personale, è venuta dall’incontro svoltosi ieri pomeriggio a palazzo Lascaris, cui hanno partecipato il presidente Fabrizio Brignolo e il vice Marco Gabusi, con gli assessori regionali Reschigna e Valmaggia. La Regione, accogliendo la richiesta fortemente sostenuta nelle scorse settimane dall’Unione delle Province Piemontesi, presieduta dallo stesso Brignolo, ha infatti dichiarato che si farà finalmente carico dei costi reali delle funzioni che le province esercitano su delega della regione stessa e delle relative spese di personale. Proprio il fatto che negli ultimi anni la Regione abbia ridotto del 75% il trasferimento dei fondi per le funzioni delegate è una delle principali cause dei disavanzi di bilancio delle province piemontesi (quella di Asti in primis, che si è vista ridurre i fondi da circa quattro milioni e mezzo a un milione e mezzo ed ha registrato un disavanzo nel 2014 di circa tre milioni e mezzo). Nella riunione dell’osservatorio la Regione si è impegnata ad adempiere alle linee guida emanate nei giorni scorsi dal Governo, in base alle quali tutto il personale e i costi relativi alle funzioni delegate torneranno in capo alla Regione che poi eventualmente ritrasferirà il tutto alle province, con la reale copertura finanziaria. Un ulteriore aiuto alle province dovrebbe arrivare dall’indicazione data dal Governo alla Cassa Depositi e Prestiti di congelare per un anno il pagamento delle rate dei mutui. “Speriamo davvero che la Regione, a sua volta afflitta da problemi di bilancio, riesca a mantenere questo impegno, perché in questo modo la prospettiva imposta dalla legge di stabilità di arrivare al dimezzamento del personale delle province, mediante il trasferimento ad altri enti, senza dover mettere in mobilità nessuno, resta difficile e impegnativa, ma non impossibile, come appariva fino ai giorni scorsi” commenta il presidente Brignolo. Resta ancora da raggiungere un accordo tra province e regione sull’effettiva entità dei costi di personale e funzionamento di ogni specifica funzione delegata a ogi provincia (ovviamente le valutazioni divergono, nel senso che le stime delle province tendono a essere più alte di quelle operate dalla regione) ma già da lunedì inizieranno gli incontri tra le strutture tecniche per esaminare le singole posizioni. Gli uffici finanziari della provincia di Asti saranno a Torino mercoledì prossimo. L’obiettivo condiviso ieri è di completare in breve il censimento dei costi per ratificarlo in una riunione dell’osservatorio regionale da tenere entro quindici giorni, in modo che le province possano disporre di un atto ufficiale di impegno della Regione, di cui tener conto nella predisposizione dei bilanci 2015. Alla luce del nuovo quadro delineato si negli ultimi giorni la Regione ritirerà il disegno di legge di riordino delle funzioni approvato dalla Giunta Chiamparino e non ancora approdato in consiglio, per arriva alla definizione di un nuovo testo preventivamente concertato con province e comuni.