Tutto pronto per la Festa dei Popoli, une festa per le comunità di stranieri astigiani, ma non solo, che si terrà oggi 5 ottobre in piazza Castigliano.

Partendo dalla Giornata del Migrante, per generare inclusione ma anche integrazione e per fare conoscere le varie realtà culturali che vivono e convivono ad Asti e per creare un momento di festa e cultura è stata organizzata questa manifestazione “che riunisce le diverse comunità di immigrati del territorio in una giornata all’insegna del dialogo e della fratellanza”, spiegano Daniela Iavarone e Paolo Macccario, responsabili dell’Ufficio Pastorale Migranti che ha organizzato la festa.

Il programma della Festa dei Popoli

Ricco il programma della giornata. Si comincia alle 15 con la sfilata dei popoli che partirà da piazza San Secondo e si concluderà in piazza Castigliano. Alle 15.30 musiche, balli, giochi dal mondo.
Alle 18.30 preghiera interreligiosa e alle 19.30 Cena etnica a offerta libera a cura della cooperativa No Problem. Durante la giornata ci saranno attività di animazione per bambini attività a cura dell’associazione Madre Teresa di Calcutta, Incontri e dalgi Scout di Asti.

Le comunità che hanno aderito sono Albania, Bangladesh, Brasile, Costa d’Avorio, Eritrea, Filippine, Gambia, Guinea, Marocco, Nigeria, Pakistan, Perù, Romania, Nicaragua, Senegal, Cuba e Somalia.

La giornata è stata organizzata dall’Ufficio Pastorale Migranti con il patrocinio di Comune di Asti e della Provincia di Asti, con il contributo di Csv, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Regione Piemonte e in collaborazione con Incontri, Noix de Kola, Centro missionario diocesano, Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, Cooperativa sociale No Problem, CPIA Asti, Associazione Via Madre Teresa di Calcutta – Asti, Rete Welcoming Asti, Roberta Corregia photographer.

L’origine della Festa dei Popoli affonda le radici negli anni ‘90 organizzato a Roma dalla Fondazione Migrantes.
“Da lì si è iniziato a riproporre come modello in tutta Italia, con lo scopo di celebrare e valorizzare la presenza di comunità immigrate sul territorio – spiegano Iavarone e Maccario -. Per questo motivo, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, abbiamo pensato di dedicare una giornata alla bellezza dell’incontro attraverso una manifestazione allegra, serena, dove i colori, le tradizioni e la cucina si mescolano”.
Non si tratta di una festa solo degli immigrati, ma per tutta la cittadinanza: “E’ la giornata in cui si celebra la nostra umanità nel senso più profondo del termine, la bellezza dello stare insieme e dell’arricchirsi reciprocamente, del costruire ponti e abbattere muri”.