1 (33)Grazie all’Unione ex allievi e amici di don Bosco, l’area adibita a parcheggio esterno dell’ospedale di Asti (ex campo da calcio), è stata intitolata al beato Michele Rua primo successore di don Bosco. La cerimonia ha visto la presenza del dottor Federico Scienza della Direzione Asl (proprietaria dell’area), del signor Secondo Poncini dell’Ufficio Toponomastico del Comune oltre ad un nutrito gruppo di parrocchiani, e si è aperta con una breve introduzione del Direttore del don Bosco don Mauro Zanini, dopodichè il Presidente dell’Unione Giovanni Boccia ha letto alcune note biografiche su Michele Rua (1837 – 1910). Fu proprio don Rua, che dal 1888 aveva sostituito don Bosco ad iniziare l’iter che portò i Salesiani ad Asti nel 1919. Don Rua nei 22 anni che operò come Rettor Maggiore (così si chiama il “capo” dei salesiani) portò la famiglia salesiana da 773 a 4000 confratelli e le case aperte passarono da 57 a 345. Orfano di padre come don Bosco in giovane età, morì nel 1910 alla stessa età del Santo di Castelnuovo. Papa Leone XIII lo nominò, già nel 1884 con don Bosco ancora in vita, suo successore e nel 1972 Papa Paolo VI lo beatificò. La cerimonia ha visto anche, a ricordo dell’evento, la posa a dimora di un ciliegio (Amarena nera del Piemonte) nella piccola aiuola antistante il parcheggio. La scelta del ciliegio non è stata casuale. Infatti ricorda un episodio in cui, quando l’oratorio era un semplice pezzo di terreno, don Bosco ebbe notevoli problemi inquanto alcuni giovani raccolsero (o meglio rubarono) le ciliege sugli alberi dei vicini. La benedizioni dell’areaha chiuso la bella cerimonia.