“La sicurezza non è più solo un diritto ma un bisogno e il tema delle risorse umane nella polizia di Stato è di primaria importanza”. Sono le parole del capo della polizia Franco Gabrielli in visita questa mattina, martedì 9 ottobre, ad Asti, per inaugurare la mostra “Frammenti di storia – L’Italia  attraverso le impronte le immagini e i sopralluoghi” dedicata alla polizia scientifica e allestita nel palazzo del Michelerio.

La polizia è sotto organico ma il trand sta cambiando

“Il capitale umano è un capitale irrinunciabile in un momento in cui le forze dell’ordine nel nostro Paese vivono una condizione non particolarmente felice, frutto di scelte non felici di chi ha immaginato che poliziotti, carabinieri e finanzieri fossero troppi e che nel 2010 ha fatto sì che il loro pensionamento non comportasse il reintegro delle persone che se ne andavano, per cui oggi siamo un po’ vecchi e un po’ sotto-organico – ha commentato Gabrielli -. Ma da due leggi di bilancio in avanti il trand è cambiato ed è stato sbloccato il trun over”.

Un fatto importante visto che oggi per Gabrielli “la sicurezza è un bisogno non solo un diritto, che riguarda molto spesso le fasce della popolazione meno abbienti e protette”.
“Garantire una cornice di sicurezza credo sia la modalità con la quale fare crescere il Paese e fare vivere meglio la gente”, ha ribadito il capo della polizia in visita ad Asti.

Il valore della polizia scientifica e del suo fondatore l’astigiano Salvatore Ottolenghi

Gabrielli si è poi soffermato sul valore della polizia scientifica, nata dall’intuizione e dal sapere del medico legale astigiano Salvatore Ottolenghi, si stia affinando sempre di più. “Quello che vediamo in molti telefilm di investigazione è già realtà – ha spiegato -. La lotta al crimine è una lotta fatta di cooperazione e scambio di saperi e noi portiamo l’orgoglio di essere fra le polizie più accreditate”
Le innovazioni sono all’ordine del giorno in questo settore come è stato dimostrato anche nel corso del convegno dedicato proprio alla Scientifica al quale hanno preso parte il prefetto Vittorio Rizzi, direttore della direzione centrale anticrimine della polizia che partendo da Ottolnghi ha fatto proprio un excursus sulla storia e sulle innovazioni e sul futuro della specialità e l’ingegnere Gianpaolo Zambonini del servizio di polizia scientifica di Roma.

La giornalista vicecaporeadttore del Tg Leonardo Silvia Rosa- Brusin ha invece presentato il più vecchio cold case della storia, il mistero della Balena Tersilla, il fossile ritrovato in un avigna di San Marzanotto d’Asti nel ’95 e ancora al centro di numerosi studi e che ora si trova esposto proprio nel Museo Paleontologico di palazzo del Michelerio. A fare gli onori di casa il questore Alessandra Faranda Cordella.

Foto di Roberto Signorini