L’associazione delle Famiglie per l’Accoglienza, nata a Milano negli anni Ottanta, si presenta ad Asti per sensibilizzare le famiglie e i cittadini sui temi dell’adozione e dell’affidamento. 

L’incontro, aperto a tutti, si terrà sabato prossimo, 2 marzo, alle ore 16,00 nell’aula Magna (1° piano) del Polo Universitario Rita Levi Montalcini, piazzale Fabrizio De André ad Asti. 

Saranno presenti al convegno: Alda Maria Vanoni, cofondatrice dell’associazione e primo presidente della medesima; Luca Sommacal, attuale presidente nazionale delle Famiglie per l’Accoglienza; i coniugi Stefano Serena ed Elena Gamba, famiglia adottiva e accogliente residente ad Asti.

L’associazione di promozione sociale, Famiglie per l’Accoglienza nata a Milano nel 1982 conta 2.800 soci in Italia e sedi in diversi paesi del mondo. Negli anni le nostre famiglie hanno accolto oltre 1.000 minori in adozione e più di 1.500 in affido. Abbiamo supportato oltre 70 famiglie con figli disabili. Centinaia sono stati gli adulti in difficoltà ospitati per periodi più o meno lunghi nelle nostre case. Negli ultimi anni abbiamo vissuto diverse esperienze di ospitalità di giovani migranti o di minori profughi provenienti da situazioni di guerra. 

Famiglie per l’Accoglienza ha come propria mission specifica le attività di formazione e di accompagnamento permanente delle famiglie accoglienti, adottive o affidatarie. Il metodo che caratterizza l’attività dell’associazione fa leva sulla consapevole responsabilità sociale delle famiglie che praticano accoglienza e sul mutuo aiuto fondato sullo scambio di esperienze, di servizi e conoscenze, anche attraverso la costruzione di reti con altri soggetti qualificati, pubblici o privati, presenti sul territorio.

In Piemonte l’associazione è attiva principalmente a Torino ma con alcune coppie già presenti a Cuneo, Alessandria ed Asti. “Lo scopo del convegno è presentare pubblicamente l’associazione alle famiglie astigiane (tramite un dialogo sul libro “Il Miracolo dell’ospitalità” che ne descrive gli inizi) e promuovere, anche sul nostro territorio, una rete di famiglie in particolare quelle interessate al tema dell’adozione e dell’affido che possano accompagnarsi e supportarsi nella vita quotidiana”.