Fabio Meneghel è un operaio quarantunenne che vive a Soglio e lavora in una ditta metalmeccanica, dove fa il montatore di stampi e si occupa delle lavorazioni sulle presse. Un anno fa la sua vita cambia a causa di un incidente sul lavoro: “Nel luglio del 2019 ho perso il pollice e l’indice della mano sinistra per un incidente con la pressa” – racconta Fabio – “Sicuramente è stato uno dei momenti più difficili della mia vita. I primi sei mesi sono stati molto complicati, soprattutto per via del dolore”. Dopo l’incidente, l’equipe di “Chirurgia Plastica, Chirurgia della Mano e Microchirurgia” dell’Ospedale Maria Vittoria, guidata dal dott. Giorgio Merlino, ha operato d’urgenza Fabio, eseguendo una ricostruzione cutanea sulla mano sinistra dell’operaio astigiano.

 

INNOVAZIONE E PROTESI

Nel 2020 Fabio viene inviato dai chirurghi del Maria Vittoria all’Officina Ortopedica Maria Adelaide – una delle poche realtà accreditate in Italia per l’applicazione degli arti bionici – e decide che è arrivato il momento di un altro cambiamento nella sua vita: una protesi di ultima generazione in grado di agevolare la sua quotidianità. Nello specifico si tratta di una protesi parziale multiarticolata, la I-Digits. La protesi, che risponde agli impulsi cerebrali attraverso un elettrodo alimentato a batterie, è in fibra di carbonio e titanio, pesa meno di un chilo e può fare 12 movimenti diversi. È stata eseguita una ricostruzione del pollice e dell’indice multi-articolati, a controllo mio-elettrico, tramite la contrazione del muscolo ipotenare, che i chirurghi del Maria Vittoria sono riusciti a salvare. L’invasatura realizzata dall’Officina Ortopedica è in silicone e fibre di carbonio. La presa si adatta alla forma dell’oggetto e un dispositivo di stretta automatica impedisce agli oggetti di cadere, oltre a poter utilizzare schermi touch con l’indice della protesi. Fabio seguirà un percorso riabilitativo presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi di Torino, specializzata per i pazienti che utilizzano protesi di alta tecnologia.

 

UNA NUOVA VITA

L’INAIL ha contribuito a pagare interamente la protesi applicata da Officina Ortopedica Maria Adelaide, per un costo totale di circa 30.000 euro: “Adesso dovrò seguire un periodo di addestramento, così da poter usare questo arto al meglio e sfruttarlo al massimo”, continua Fabio. I-Digits, infatti, permette di muovere in modo autonomo tutte e due le dita, consentendo al paziente di compiere sia movimenti elaborati, come prendere piccoli oggetti, che altri movimenti del quotidiano, come indicare un qualcosa o stringere la mano. “So che riavere le mie dita non è possibile, ma con la protesi bionica che mi è stata applicata è come se le avessi di nuovo. È una sensazione incredibile”.