Castello di Annone non smentisce la sua tradizione di accoglienza.
Paese da sempre deputato ad aprire le sue porte ai migranti, i primi, negli anni ‘70, un gruppo di vietnamiti ora perfettamente integrati sul territorio, organizza una Messa di Natale proprio dedicata ai profughi.
Da tempo in paese esistono diverse realtà deputate all’accoglienza di richiedenti asilo, l’ex caserma dell’aeronautica gestite dalla Cri e due strutture della cooperativa Leone Rosso, che nel complesso ospitano oltre 200 “maschi soli non accompagnati”.
Proprio per i migranti di fede cattolica, è stata organizzata una festa di natale che si terrà giovedì 21 dicembre, dalle 9.30, nella parrocchia di Santa Maria delle Ghiare.
Dopo un primo momento di accoglienza ci sarà la possibilità di confessarsi non solo in italiano ma anche in inglese e in francese. Alle 11 il vescovo Francesco Ravinale celebrerà la messa aperta a tutti i richiedenti asilo ospiti di strutture sparse sulla provincia. Seguirà un rinfresco.
Un importante appuntamento nell’ottica proprio della giornata della Pace del 1° gennaio 2018 che ha come titolo: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”.
I gruppi numerosi provienienti dalle strutture di accoglienza dell’Astigiano sono pregati di confermare la propri presenza contattando don Bruno Roggero (366/9838655; roggero.bruno@gmail.com).
Una testimonianza di integrazione su cui Annone sta lavorando è il presepe allestito nella chiesa Santa Maria delle Ghiare.
Un’opera artigianale realizzata da alcuni parrocchiani e dai richiedenti asilo accolti sia nelle strutture di Leone Rosso che nella cittadella gestita dalla Croce Rossa. Il presepe, di 4×2.80 metri, racconta la natalità con sullo sfondo una cartina del mondo a simboleggiare una verità assoluta: “Gesù nasce per tutti”.