Il presidente Alberto Cirio ospite oggi di Mi manda Raitre ha dichiarato: “Prima ne usciamo prima ripartiamo, ma per farlo dobbiamo essere inflessibili col rigore del contenimento. Da noi è iniziato tutto con una decina di giorni di ritardo rispetto a Lombardia e Veneto, quindi è normale che abbiamo qualche tempo di ritardo. Questo ci impone l’assoluto rigore. Noi siamo stati rigorosi sin da subito, abbiamo chiuso da subito le scuole, dopo Carnevale, anche quando si poteva tenerle aperte, perché abbiamo voluto mantenere il contenimento massimo e abbiamo tuttora ordinanze molto più restrittive rispetto ad altre Regioni d’Italia”.

Ai microfoni di Mi manda Raitre il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “dobbiamo essere chiari e convincerci che questa è una guerra e per ripartire da una guerra bisogna mandare in quarantena la burocrazia, altrimenti la fase 2 sarà difficilissima. E se avremo le risorse non avremo la possibilità di darle con facilità e immediatezza a famiglie e imprese”.

Sulle mascherine: “La Regione Piemonte sta predisponendo un contingente di mascherine da donare alla popolazione perché oggi una mascherina può costare anche 10-15 euro ed è difficilissimo trovarle. Ci sono persone e famiglie che fanno faticano a pagare la ricarica del telefono alla fine del mese. Obbligarle a comprare una mascherina, con la difficoltà di trovarla e di doverla pagare, credo sia una regola di difficile attuazione e non è rispettosa delle esigenze delle persone. Finché non riusciremo ad avere una disponibilità complessiva per tutti credo che mettere l’obbligo sia al momento inopportuno, anche se c’è una raccomandazione forte per tutti, quella di indossarla quando si esce”.