pulitoreUna nostra lettrice ci segnala un caso più unico che raro, di un cittadino con la C maiscola, attento cioè al “bene comune”. “Se esistesse l’honoris causa non solo per le lauree, di certo lui meriterebbe immediatamente un lavoro come operatore ecologico – ci scrive -. L’Asp ha infatti un dipendente che non sa di avere, che non gli costa proprio nulla, a tempo indeterminato e quotidiano da ben otto anni. Via Omedè e zone limitrofe sono certamente le strade più pulite di Asti , e non perché i passanti e i residenti siano più rispettosi che altrove né tantomeno in quanto l’Asp vi dedichi particolare attenzione, bensì perché vi abita e opera un ventiquattrenne che se ne prende cura. Munito solamente di una scopa e un robusto alzaimmondizia, quotidianamente Andrea spazza le strade dell’isolato in cui abita. Instancabile e motivatissimo, non conosce feste, non lo fermano la pioggia, l’afa o il freddo e, come ferie, si concede al massimo una settimana all’anno. Lo fa due volte al giorno, dopo pranzo e dopo cena. Negli anni , ha via via ampliato il suo raggio d’azione. Prima solo il suo cortile e via Omedè, poi anche un tratto di corso Matteotti e via Brofferio, ora arriva addirittura al sottopassaggio della ferrovia di corso Gramsci. Se gli chiedi perché lo fa, ti risponde orgogliosamente“per ecologia”. Eco-, dal greco oikos , significa “casa”, eh sì, perché evidentemente sente la sua città come la sua casa, cosa rara oramai. Questo giovane cittadino ecologico  mette senz’altro in discussione e dunque non si può tacere questa buona notizia. Nella zona lo conoscono tutti dal momento che è impossibile non imbattersi in lui. Qualcuno lo ammira, qualcuno è diventato suo amico e si ferma a scambiare quattro chiacchiere, qualcuno purtroppo è indifferente, qualcuno lo compatisce pensando: chi glielo fa fare!? Ma nessuno a quanto pare, e questa è  la cattiva notizia, finora ha seguito il suo esempio! Neppure chi vi scrive, buona a lamentarsi del  crescente degrado della sua città, ma incapace di iniziare a far  qualcosa! Spesso pensiamo che per muoversi bisogna essere in tanti, essere per esempio volontari di un’associazione. Lui il volontario lo fa anche da solo. Grazie Andrea per la tua buona volontà, il tuo esempio, perché di questi tempi ce n’è sempre più bisogno, per la tua semplicità,  per il tempo della tua gioventù, non sprecato in attesa di un lavoro che ti auguriamo sinceramente, ma dedicato ad una buona causa”.