Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione alle persone con età maggiore di 64 anni e a coloro che sono in stretto contatto con soggetti ad alto rischio, a tutte le persone a rischio di complicazioni secondarie perché affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardiocircolatorio, epatopatie croniche, diabete e altre malattie metaboliche inclusi gli, insufficienza renale e surrenale cronica, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, neoplasie, deficit immunitari, HIV e ai soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti. L’influenza costituisce un importante problema di salute a causa del numero di persone che ogni anno ne vengono interessate e delle possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio, come gli anziani e i portatori di patologie croniche. E’ una delle poche malattie infettive che di fatto ogni uomo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza, indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive. È frequente motivo di consultazione medica e di ricovero ospedaliero ed è un’importante causa di assenza dal lavoro, con forti ripercussioni sanitarie ed economiche sia sul singolo individuo che sulla collettività. Che cos’è L’influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che si verifica durante il periodo invernale in Europa e nell’emisfero settentrionale. I sintomi dell’influenza sono febbre oltre i 38°C, mal di gola, tosse, secrezioni nasali abbondanti e possono essere provocati, oltre che dai virus influenzali, anche da molti altri virus che provocano affezioni del tutto indistinguibili, dal punto di vista clinico, dall’influenza (Adenovirus, Rhinovirus, virus respiratorio sinciziale, ecc.). Per questo si parla spesso di sindromi influenzali (ILI=Influenza Like Illness), mentre per definire l’influenza vera e propria occorre che la presenza del virus sia confermata da test di laboratorio. Le sindromi influenzali e l’influenza sono sorvegliate in Italia da un sistema integrato che stima il numero di casi e la sua distribuzione per fasce d’età , rileva i passaggi in Pronto Soccorso, i ricoveri ospedalieri. Nella stagione influenzale 2015/2016, l’incidenza cumulativa osservata in Italia è stata pari a 82 casi per 1.000 assistiti. Il periodo epidemico nella nostra Regione è iniziato a fine novembre 2015 ed è terminato all’inizio di aprile 2016. Il picco stagionale è stato raggiunto alla fine di febbraio 2016 e si sono ammalate circa 480.000 persone. Dal 2009 è attivo in Italia il monitoraggio delle forme gravi e complicate di influenza stagionale. In Italia nella stagione 2015/2016 sono stati segnalati 89 casi gravi e 32 decessi da influenza. Come prevenirla Il principale strumento di prevenzione della sindrome influenzale è rappresentato dal vaccino antinfluenzale. In Italia la strategia è quella di vaccinare le categorie di soggetti a rischio per evitare complicanze legate all’influenza. La vaccinazione conferisce una protezione che comincia due settimane dopo la somministrazione e dura in media circa 6-8 mesi. Per questo, e poiché i ceppi in circolazione possono cambiare, è importante ripetere la somministrazione ogni anno. La vaccinazione antinfluenzale Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione alle persone con età maggiore di 64 anni e a coloro che sono in stretto contatto con soggetti ad alto rischio, a tutte le persone a rischio di complicazioni secondarie perché affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardiocircolatorio, epatopatie croniche, diabete e altre malattie metaboliche inclusi gli obesi (con BMI > 30), insufficienza renale e surrenale cronica, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, neoplasie, deficit immunitari, HIV e ai soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti. La vaccinazione è raccomandata alle donne che all’inizio della stagione influenzale si trovano al secondo e al terzo trimestre di gravidanza. Infine la vaccinazione è raccomandata per tutti coloro che svolgono funzioni lavorative di primario interesse collettivo o che potrebbero trasmettere l’influenza a persone ad alto rischio di complicanze e per coloro che, per motivi di lavoro sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. In Piemonte la vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente e in modo attivo a tutti i soggetti indicati dal Ministero tramite i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che organizzano la campagna vaccinale secondo modalità che variano da zona a zona. Una sola dose di vaccino è sufficiente per i soggetti di tutte le età, tranne che per i bambini con meno di 9 anni mai vaccinati in precedenza, che devono ricevere 2 dosi a distanza di almeno 4 settimane. Altre precauzioni La trasmissione del virus dell’influenza si verifica per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce e per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene respiratoria, cioè il coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, utilizzare fazzoletti da gettare e lavarsi spesso le mani sono azioni che giocano un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Dove ci si può fare vaccinare Le vaccinazioni verranno effettuate dai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta presso i propri ambulatori
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