GUIDA AI GREEN JOBS 2012”Abbiamo stimato in 10 mila unità le ricadute occupazionali in Piemonte dei green jobs nel breve periodo’’: ad affermarlo è stata l’assessore regionale Claudia Porchietto lo scorso fine settimana, a margine di un convegno al Salone Io Lavoro di Torino. In particolare sarebbero tre le aree di sviluppo individuate: filiera legno-energia, edilizia sostenibile e le reti intelligenti, che rispettivamente potranno creare 5mila, 3mila e 2mila posti di lavoro nella nostra regione. Tra il 2008 e il 2011 sono stati 8.472 gli avviamenti e 4.072 le persone occupate in professioni ambientali. Per chi voglia farsi un’idea di quali (e quante!) siano queste professioni, uno strumento utile può essere il libro “Guida ai green jobs – Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” di Tessa Gelisio e Marco Gisotti stampato – neanche a dirlo – su carta riciclata al 100 per cento. Energie rinnovabili, chimica verde, risorse e rifiuti, mobilità sostenibile, industria agroalimentare, ecofinanza, green building, foreste, sicurezza del territorio, green marketing e advertising, green fashion, benessere naturale, giornalismo ed editoria ambientale, turismo sostenibile. Bio, eco, green: non c’è comparto produttivo che sia rimasto estraneo alla rivoluzione della green economy; la riduzione degli sprechi e la sostenibilità ambientale e sociale dei processi produttivi sono infatti considerati gli elementi chiave della strategia per superare la crisi. Il volume di Edizioni Ambiente, giunto alla terza edizione, fornisce una mappa aggiornata delle 125 ecoprofessioni in Italia, dall’account verde allo zoonomo sostenibile passando per l’ecodiplomatico, l’ecowedding planner, l’ecoparrucchiere, il meccatronico, il mobility manager, lo stilista di moda sostenibile. A fianco dei “new” green job, avvertono gli autori della guida, ci sono quei lavori che hanno trovato nuova linfa dalla rivoluzione verde, come il veterinario o il volontario della protezione civile, l’erborista, l’apicoltore: “Il mercato del lavoro verde non solo si è dimostrato una realtà ma tende sempre più ad ampliarsi. Secondo i dati del rapporto “GreenItaly” di fondazione Symbola e Unioncamere quasi il 40 per cento di tutte le professioni censite nelle Nup (Nomenclatura delle unità professionali) dell’Istat sono oggi interessate dalla green economy”. E l’Astigiano come sta rispondendo a questo stimolo? Abbiamo raccolto alcune testimonianze, un viaggio tra buone pratiche e case history che danno conto di una trasformazione in atto. Una trasformazione che sta toccando tutti noi. Sulla Gazzetta d’Asti in edicola da domani, venerdì 19 ottobre 2012, un clic a chilometri zero con Tacatì di Stefano Cravero e Giulia Valente, il progetto abitativo “green” di Daniele Merlone e Gloria Benussi, il master in progettazione giardini, parchi e paesaggio del professor Marco Devecchi ad Astiss e la produzione vinicola eco friendly dei fratelli Bava. MN