Frutta e verdura fanno bene: ma consumandoli guardando al loro colore aiutiamo ancora di più la salute. Ogni colore è  infatti dovuto alla presenza di sostanze cosiddette “phytochemicals” che, pur non avendo una funzione nutritiva vera e propria, costituiscono tuttavia uno scudo per il nostro organismo. Giocare con i colori dei cibi, oltre a facilitare la perdita di peso, riduce anche significativamente il rischio di tumori, diabete, patologie cardiache e altre malattie particolarmente diffuse e caratteristiche del nostro tempo. Così gli ortaggi verdi ci forniscono la clorofilla, i pomodori il licopene, mentre i mirtilli apportano gli antociani, per fare qualche esempio. La “dieta a colori” costituirà uno dei richiami dell’Obesity Day che la Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica del Massaia promuoverà lunedì 10 ottobre, alle 15, nella piazza interna dell’ospedale. Sotto al tema di questa edizione, “Diamo il giusto peso: obesità e tumori”, l’Asl AT organizza la manifestazione insieme alla LILT, a sua volta impegnata con l’Azienda sanitaria nel progetto Diana5 (prevenzione delle recidive del tumore al seno attraverso un corretto stile di vita). Significativa anche l’adesione del volontariato ospedaliero: garantiranno supporto e presenza all’iniziativa, che si svolgerà in coincidenza con la Giornata mondiale dell’Obesity Day e nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, i quattro sodalizi attivi a sostegno dei pazienti oncologici: Astro, Con Te, La via del cuore, Progetto Vita. La conversazione con esperti e volontari sulla prevenzione del cancro attraverso una corretta alimentazione sarà aperta da Maria Luisa Amerio, primario di Dietologia e Nutrizione Clinica, e Claudio Lanfranco, medico oncologo al Massaia e presidente provinciale della LILT. Le dietiste Annalisa Alessiato e Daniela Piccillo risponderanno alla domanda “Cosa bisognerebbe fare per mantenersi in salute?” partendo dalle linee guida del centro di ricerca internazionale sul cancro (WCRF). Sull’altro quesito dell’incontro, “Cosa si può fare per ridurre il rischio di malattia?”, porterà il proprio contributo Cristina Gavazza, referente LILT per “Diana5”, mentre alcune donne partecipanti allo stesso progetto racconteranno come hanno modificato la loro dieta dopo la scoperta della malattia. Altri due momenti arricchiranno la giornata. Il primo riguarderà l’illustrazione dei risultati di un’indagine campione, nell’ambito di Diana5, sulle modifiche dell’alimentazione. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario, predisposto dalla Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica, costituito da cinque domande finalizzate a conoscere il consumo giornaliero di frutta e verdura e quello settimanale di carne rossa e pesce prima e dopo la malattia. Le donne sono anche state invitate a indicare se il loro peso è in aumento rispetto a quello che avevano a 30 anni.  Per dare ancora più  significato alla dieta “a colori”, la Coldiretti allestirà uno spazio con verdura e frutta selezionate per tinte differenti: rosso, giallo, verde, bianco, blu/viola. Non mancheranno consigli sulle scelte quotidiane da portare in tavola. Esaurita la conversazione in ospedale, l’Obesity Day proseguirà con un secondo momento di sensibilizzazione nella sede LILT di corso Einaudi 52. Dalle 18,30 alle 19,30 si parlerà di obesità e tumori con le dietiste Annalisa Alessiato e Daniela Piccillo.