Sopralluogo Ailanto Asti e Rocca d'ArazzoE’ dedicata all’ailanto, la pianta dal comportamento altamente invasivo, l’ultima anteprima di Verdeterra, rassegna che decollerà ufficialmente il 13 aprile per proseguire fino al 18 ottobre con appuntamenti interamente dedicati all’acqua.

All’albero di origini cinesi, ormai naturalizzato anche nei nostri territori con grave minaccia per la vegetazione locale, l’Associazione culturale Comunica dedica il seminario di studi “Ailanto e altre piante indesiderate: riconoscimento, impatto e metodi di lotta” fissato per giovedì 3 aprile nell’Aula Magna dell’Istituto Agrario Penna.

I lavori, che inizieranno alle 9,30 con ingresso libero, rientrano nella campagna di informazione “Fatti più in là” finalizzata al contrasto dell’ailanto e avviata nella scorsa edizione di Verdeterra. Il seminario, a cui parteciperanno numerosi esperti e a cui assisteranno gli studenti del Penna, si rivolgono anche ai sindaci e ai gestori di aree protette e giardini pubblici, rappresentanti delle organizzazioni agricole, progettisti del verde e singoli cittadini. Le radici dell’ailanto, che si diffonde anche lungo le strade e in ambienti urbani, danneggiano marciapiedi, fondamenta e strutture sotterranee. Interventi errati dell’uomo, come il taglio della pianta durante il riposo vegetativo, possono creare una vera e propria esplosione di nuove piantine dai polloni radicali: a volte anche solo un ramo tagliato e abbandonato tra il verde è capace di emettere radici. Per questo è importante imparare a riconoscere l’ailanto e a non sottovalutare il suo comportamento invasivo.

L’avvio del seminario sarà affidato al dirigente scolastico Renato Parisio.

Si passerà poi all’esposizione di due casi problematici locali affidati a Elena Berta, responsabile delle Aree Verdi del Comune di Asti, e Alberto Carlo Botto, vice sindaco di Isola d’Asti. In questi due centri l’ailanto si è fatto riconoscere con forza: nel cortile dell’ex caserma Colli di Felizzano alcuni esemplari superano ormai in altezza il tetto della casa di riposo “Città di Asti”, mentre nel cimitero di Isola Villa le radici della pianta potrebbero arrivare a minacciare la stabilità delle cappelle. Ancora più danni ha fatto l’ailanto alla Cittadella di Alessandria, dove è già in corso il progetto di bonifica: ne parlerà Ileana Spriano, capogruppo del FAI.

Dopo la presentazione del volume “Piante esotiche invasive in Piemonte” a cura di Daniela Bouvet (Dipartimento di Scienze della vita e biologia dei sistemi all’Università di Torino), Matteo Massara esporrà le attività del “Gruppo di lavoro specie esotiche” della Regione Piemonte.

La parola passerà poi ai rappresentanti del Circolo Sant’Anna di Rocca d’Arazzo, che da alcuni anni attua con successo azioni per il contenimento dell’ailanto: l’illustrazione degli interventi attuati e di un metodo per il monitoraggio delle infestazioni sarà affidata a Silvano Roggero e Oscar Pastrone. Marco Devecchi, presidente dell’Osservatorio del paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano, si  soffermerà sulle possibilità di sfruttare l’ailanto come erbicida naturale, mentre Francesco Vidotto, docente alla Facoltà di Agraria all’Università di Torino, parlerà di metodi di lotta.

Il coordinamento del seminario è del Circolo Sant’Anna di Rocca d’Arazzo.

Ulteriori informazioni allo 345.7624975.