La Cardiologia dell’Asl AT è tra i centri di riferimento della rete interospedaliera per l’emergenza coronarica in Piemonte avviata, dall’inizio dell’anno, dalla Regione: il Cardinal Massaia è infatti uno dei 15 Centri Hub regionali, ospedali cioè dotati di Unità di terapia intensiva coronarica (UTIC) e un’Emodinamica, attiva sulle 24 ore, che garantisce coronarografie e angioplastiche.
Il progetto avviato dall’Assessorato alla Sanità prevede che, in caso di sospetto infarto, il medico del 118 possa eseguire un elettrocardiogramma (Ecg) direttamente a casa del paziente o sull’ambulanza, inviando l’esame in Cardiologia. Vengono così anticipati i tempi della diagnosi e fornito al paziente il trattamento più appropriato.
Nella gestione degli infarti miocardici – commenta Marco Scaglione, primario della Cardiologia astigiana – i tempi hanno grande rilevanza. Con la nuova sperimentazione, l’Azienda ha ricevuto dalla Regione dotazioni strumentali che, nelle situazioni di emergenza, permettono sia al medico soccorritore del 118 che allo specialista cardiologo un’immediata valutazione dell’elettrocardiogramma. Dopo una diagnosi precoce e accurata, il paziente viene trasferito al Centro più appropriato per le cure necessarie. La terapia farmacologica inizia da subito e la presa in carico è ancor più completa ed efficace”.
I quattro mezzi di soccorso avanzato del 118, attivi sul territorio astigiano, sono stati dotati di un sistema di trasmissione dati a distanza che li mette direttamente in comunicazione con la Cardiologia del Massaia, dove uno specialista li riceve per leggerli in tempo reale.
Grazie a questo sistema – spiega Roberto Balagna, primario del 118 astigiano – oltre a potenziare ulteriormente il servizio offerto ai cittadini, siamo la prima regione in Italia a sperimentare una gestione integrata dei dati: gli Ecg trasmessi alle Cardiologie saranno raccolti da un server centralizzato che li analizzerà ed elaborerà a fini epidemiologici”.
Oltre ai servizi di Cardiologia e 118, la gestione delle emergenze coronariche coinvolge fortemente il Pronto Soccorso. “La nostra struttura – evidenzia Gianluca Ghiselli, direttore del Pronto Soccorso dell’Asl AT – a tutti i pazienti giunti in ospedale in ambulanza garantisce la continuità della presa in carico e della cura, mentre si sostituisce al 118 nell’affrontare gli accessi diretti per infarto: in queste circostanze siamo noi ad assicurare la diagnosi precoce in collaborazione con la Cardiologia, che, in caso di riscontro positivo, dispone l’immediato trasferimento dell’utente al Laboratorio di Emodinamica per procedere all’angioplastica urgente”.
Il nuovo protocollo – aggiunge Scaglione – ha trovato terreno fertile nella realtà astigiana: la nostra struttura vanta le caratteristiche di un Centro Hub da circa sette anni. Ne sono prova diretta anche i dati statistici sul tasso di mortalità intraospedaliera a seguito di ricovero per infarto. Il 2010, per il nostro reparto, si è chiuso con 12 decessi su 333 casi trattati: una percentuale del 3,6%, corrispondente a meno della metà della media piemontese (8,5%), che evidenzia come Asti sia una realtà all’avanguardia”.
L’età media (70,6 anni) dei pazienti ricoverati per infarto miocardico è in linea con quella che si registra su scala regionale (69 anni).