Jim-Morrison1Inaugura al Fondo Giov-Anna Piras di via Brofferio, il 31 maggio alle 18, la mostra Imagine: un progetto che vuole conoscere gli autori di molti scatti fotografici che sono nella storia e nel ricordo collettivo. Ad esempio, pochi sanno che la famosissima immagine di Jim Morrison a petto nudo appartiene a Joel Brodski, quella che vede Miles Davis abbandonarsi a bordo ring è stata  scattata da Jim Marshall, o che la sorridente Janis Joplin è stata ritratta da Richard Avedon. In “imagine” si possono ammirare grandi e famosi fotografi immortalare le icone della musica, ma anche fotografi meno noti che hanno seguito da vicino per tutta la vita le vicissitudini dei protagonisti della musica mondiale e ci hanno regalato  immagini indimenticabili. È compito di questa mostra tributare la giusta fama a questi autori, gemellandolin alle loro opere. Molti musicisti sono stati colti in momenti insoliti, bizzarri e intimi, come l’istantanea scattata   da Dennis Stock che ha ritratto Louis Armstrong  rilassato nel suo camerino, prima  di un concerto. È affrontato anche il tema sociale, rappresentato ad esempio dallo scatto che immortala i due   più grandi concerti della storia, Woodstock e Altamont, che hanno segnato indissolubilmente il corso della musica. Di particolare rilevanza sono le foto documento di Bill  Owens ad Altamont che testimoniano un evento passato alla storia come uno dei concerti piu violenti e drammatici: queste immagini sono le sole rimaste di quel terribile giorno, perchè le   forze dell’ordine sequestrarono tutto ciò che era stato riprodotto in video e in foto. Sono pieni di fascino anche gli scatti che Astrid Kirchherr realizzò nei primi anni ’60 agli  allora sconosciuti Beatles ad Amburgo, oppure quelli che Bruce Davidson fece al giovane   maestro d’orchestra Leonard Bernstein o quelli di Joe Alper alle prese con un giovanissimo e sconosciuto Bob Dylan e  le fotografie di Cesare Monti autore di un meraviglioso lavoro sulla musica italiana, da Lucio Battisti al   Banco del Mutuo Soccorso, da Eugenio Finardi a Ivan Graziani. “Con grande piacere – dice Flavio Piras –  cito e ringrazio Guido Harari che con la sua galleria Wall of Sound ha   collaborato a questo progetto e mi ha consegnato alcune immagini del suo lavoro, che reputo   eccezionali: da Lou Reed a Tom Waits, da Bob Marley al nostro Paolo Conte, ripreso in un   momento molto intenso.   Il catalogo di questa mostra non contiene testi critici, l’immagine è sovrana, perchè niente vi è   più da aggiungere a queste fotografie.   Ora sta ad ognuno di noi ricordare ciò che queste hanno rappresentato e nell’intimo ci   proiettano in un tempo passato”.   Artisti in mostra: Alfred Wertheimer, Allen Ginsberg, Amalie R. Rothschild, Andy Earl,   Annie Leibovitz, Art Kane, Astrid Kirchherr, Baron Wolman, Bert Stern, Bill Owens, Bruce   Davidson, Burk Uzzle, Cesare Monti, David Hurn, David La Chapelle, Dennis Stock, Flavio   Piras, Gered Mankowitz, Guido Harari, Henry Diltz, Howard Bartrop, Ian Wright, Irving   Penn, Jim Marshall, Joe Alper, Joel Brodsky, Luca Greguoli, Masayoshi Sukita, Michael   Ochs, Nat Finkelstein, Neal Preston, Paul Natkin, Richard Avedon, Sharon Farmer, Tito   Sozzini, Vic Singh. Periodo: dal 3 giugno al 31 luglio 2014   Orario: dal lunedì al sabato 10:00 – 12:30 / 15:30 – 19:00, chiuso domenica   Ingresso: entrata libera   Informazioni: tel. 0141 352111   www.fondazionegiovannapiras.com – info@fondopiras.com   Catalogo: IMAGINE. Edizioni Fondo Giov-Anna Piras