Diciassettesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 9 maggio 2025.

Il primo papa statunitense

Le prime parole che il nuovo papa ha pronunciato sono state emblematiche. Ha iniziato sottolineando che la pace scende da Dio e arriva a ogni persona “e a ogni popolo”. Ha parlato più volte di ponti da gettare e di camminare insieme. Ha citato papa Francesco e la sua ultima benedizione pasquale, ponendosi in continuità con quella benedizione (e non tanto con il suo stile). Ha parlato in spagnolo mettendo in risalto la sua esperienza con la chiesa peruviana di Chiclayo. Agostiniano, ha citato Sant’Agostino “con voi cristiano per voi vescovo”, rinnovando di fatto la sensibilità di papa Francesco per la fede del popolo, quasi contrapposta alla fede dei dotti. Ha parlato di sinodalità, confermando la continuità con quanto avviato dal predecessore. Robert Francis Prevost è statunitense, ma è vissuto più all’estero, è discendente di immigrati, impersonando l’America della cultura dell’accoglienza e del “melting pot”, ha avuto esperienza di missione ma anche di curia romana, pare abbia un carattere bonario, capace di umorismo e di dialogo, che non guasta in un momento in cui occorre ricucire gli strappi che un pontificato profetico come quello di papa Bergoglio può aver lasciato dietro di sé. Infine il nome scelto, Leone XIV. Non Francesco II, troppo divisivo, ma ripescando uno dei campioni della dottrina sociale della Chiesa, che attraverso l’enciclica Rerum Novarum, nel 1891 aveva affrontato le sfide teologiche dell’industrializzazione e del movimento operaio. Come era stato commentato in precedenza, se papa Francesco aveva dovuto riaggiustare la chiesa, il nuovo pontefice deve riaggiustare il mondo. E non è poco.

Un Gazzetta arrivata troppo tardi

Dobbiamo una spiegazione a lettori e abbonati. Dobbiamo spiegare perché la Gazzetta d’Asti di venerdì 2 maggio è arrivata in edicola solo sabato e agli abbonati è stata recapitata tra lunedì e mercoledì. Una serie di disguidi e intoppi, indipendenti dalla nostra volontà, abbinata al periodo festivo, ha fatto sì che la Gazzetta venisse consegnata alle edicole e alle Poste di Asti solo sabato. A peggiorare la situazione, per quanto riguarda la consegna agli abbonati, il lunedì compreso tra due feste (martedì ad Asti era San Secondo): personale ridotto alle Poste con la consegna che non è stata completata.

Makka condannata a oltre 9 anni per l’omicidio del padre

Una condanna arrivata inaspettata. I giudici della Corte di Assise di Alessandria hanno inflitto 9 anni e 4 mesi a Makka Sulaev, la giovane di origini cecene, sul banco degli imputati per aver ucciso il padre Akhyad, nell’appartamento di famiglia a Nizza Monferrato. Un delitto maturato nel corso di una lite in famiglia, l’ennesima aggressione dell’uomo, le ennesime violenze subite dalla moglie e assistite dai figli.  La decisione è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì. I giudici sono stati più severi del pm che invece aveva formulato una richiesta di 7 anni. La giornata in aula è stata lunga. Prima è stata la volta del pm che nella requisitoria di oltre due ore ha ricostruito il pomeriggio del delitto che peraltro era già stato ampiamente raccontato da Makka stessa, dalla madre e da una giovane che era a casa per far fare i compiti ai bambini più piccoli. Il pubblico ministero, pur riconoscendo  le aggravanti della volontarietà del gesto, della premeditazione (visto che aveva acquistato il coltello poche ore prima dell’omicidio) ha anche considerato, nella sua richiesta, le “attenuanti”, ossia la giovane età, la lunga storia di violenze domestiche e il comportamento esemplare tenuto in aula. L’avvocato difensore Massimiliano Sfolcini, nella sua arringa, invece, aveva chiesto l’assoluzione per  legittima difesa.

La decisione della Corte d’Assise ha sparigliato le carte ed è arrivata come una doccia gelata sulla ragazza, all’epoca dei fatti (il 1° marzo 2024) appena diciottenne. Makka, che era presente in aula, accompagnata da mamma e sorella, è scoppiata in lacrime.

Le motivazioni della decisione arriveranno tra 90 giorni.

Manifestazioni

Un altro fine settimana ricchissimo di eventi e manifestazioni in tutta la provincia. 

Fiera Carolingia

Graziata dalla pioggia ma non dal vento, che ha soffiato impetuoso per buona parte della giornata. Una Fiera Carolingia che è andata tutto sommato bene nonostante mancassero all’appello alcuni banchi. 

Foto Sir