Ventiduesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 6 giugno 2025.
Chi bara al gioco del Referendum
Ma come si gioca al referendum? E’ un gioco con regole un po’ contorte ma non confuse. Magari non è il massimo dei giochi o potrebbe anche essere congegnato meglio, ma chi l’ha inventato in Italia, l’ha inventato così. Molti sperano in una sua riforma: sarebbe come il Risiko che diventa Risiko+ e che non sempre è migliore dell’originale. Però ha regole diverse e finché non viene lanciato sul mercato si continua a giocare con l’edizione precedente.
Come in ogni gioco ci sono quelli che barano o quelli che intepretano le regole in un determinato modo, tendenzialmente a loro favore. Ma succede che se l’interpretazione non è condivisa anche dagli avversari il gioco non comincia neanche. E come ogni gioco, non capisci il senso di certe regole, se non giocando e rendendoti conto che chi l’ha inventato, aveva previsto molte cose già prima di te.
Il gioco del referendum abrogativo italiano ha due regole che attualmente vengono bellamente trasgredite ora da un avversario ora dall’altro, con la conseguenza che tutte le volte che si gioca nessuno si diverte e tutti si arrabbiano.
La prima regola è che deve partecipare almeno il 50%+1 degli elettori, altrimenti nessuno vince. La seconda è che se il quorum è raggiunto, vince chi prende la maggioranza dei voti. Non è difficile… La seconda regola la capirebbe pure un bambino. La prima ha senso perché dà la possibilità di non andare a votare nel caso uno decida che non ne vale la pena, per esempio perché è su un tema che considera secondario oppure perché è su una materia considerata troppo complicata per capire cosa votare.
Il gioco non funziona perché chi voterebbe “no” non fa campagna in tal senso, ma dice di non andare a votare che tanto si può, è previsto. Sì, è previsto, ma non per chi voterebbe “no”. Alla fine chiunque vinca, in realtà non vince nulla, perché il gioco è fallato e a rimetterci è la democrazia.
Anche stavolta sta andando così: quesiti sempre più complicati, che diventano slogan arrabbiati per i comitati del “sì” che non hanno di fronte un nemico. Dall’altra parte un silenzio tombale che toglie ai cittadini la possibilità di una crescita di consapevolezza su temi comunque importanti per la vita di una nazione.
Ma chi sono questi cattivoni che fanno i furbi con le regole? L’hanno fatto tutti: il centrosinistra a suo tempo, il centrodestra ora, tutti a partire da Craxi che nel 1983 sui referendum delle preferenze elettorali invitava tutti ad andare al mare.
Anche la Chiesa italiana ha perso un’occasione per stare zitta. Ha indossato i panni del difensore della democrazia invitando esplicitamente ad andare a votare, quando esattamente 20 anni fa aveva fatto esattamente il contrario con i referendum sulla procreazione assistita. Il gioco del referendum abrogativo italiano fa molte vittime…
> DiBa
Negozi che chiudono all’improvviso. Anche una palestra
Cosa succede in città? Non è il titolo di un album di Vasco Rossi ma la domanda che sorge spontanea dopo le chiusure improvvise e inaspettate del negozio di abbigliamento “La Dea” in via Garibaldi, della profumeria “Modus” in piazza Alfieri e della palestra “Fox Trot” in via Petrarca.
Generazioni di Passepartout a confronto
Gianfranco Fini e Luciano Violante, storici avversari della politica di un’era fa, saranno messi stasera a confronto a Passepartout. L’argomento sarà “Memoria e Futuro”. A moderare l’incontro nel cortile della Biblioteca sarà Carlo Cerrato. A tenere banco per tutta la settimana è il festival culturale della Biblioteca Astense intitolato “Generazioni”. Molto apprezzati gli interventi della giornalista Agnese Pini e della direttrice del Salone del Libro Annalena Bernini. La conclusione domenica sera sarà affidata a Guido Saracco, già rettore del Politecnico e nuovo presidente di Astiss.
Il diario del vescovo
Un diario di bordo speciale, quello del vescovo Marco che è stato in Campania in occasione di un viaggio organizzato dalla commissione regionale Migrantes per incontrare alcune esperienze e progetti avviati tra Napoli, Caserta, Castel Volturno e dintorni. Ne esce un affresco molto variegato di umanità e di presenza di Chiesa in tutte le sue forme.
Scuola, oggi suona l’ultima campanella
Sta per suonare l’ultima campanella per tutti gli studenti: oggi, venerdì 6 giugno, si conclude l’anno scolastico 2024/2025 che ha visto coinvolti dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado migliaia di studenti e centinaia di docenti.
Questo non vale proprio per tutti: dalla prossima settimana gli alunni di terza media e quinta superiore saranno impegnati nei tanto temuti esami di fine percorso.
Sandamianese
Da giovedì 12 a domenica 15 giugno a San Damiano il festival “La Barbera Incontra”.