La tradizione del Palio al Lions Club Moncalvo AleramicaForte dei quattro palii vinti fra gli anni Ottanta e Novanta, la città di Moncalvo è a tutti gli effetti un centro propulsore dell’antica tradizione paliofila che ruota intorno al centro astigiano. Nato intorno all’anno Mille, il Palio di Asti si è tramandato fino ad oggi portando annualmente l’appuntamento con la corsa equestre (un tempo corsa alla lunga, da Asti ad Alba) accompagnata dall’imponente sfilata storica riguardante temi di rilevanza storica. Di tutto ciò si è parlato durante la scorsa conviviale del Lions Club Moncalvo Aleramica guidato dalla presidente Gabriella Falda la quale ha dato il benvenuto al capitano del Palio di Asti Enzo Clerico, al rettore del Comitato Palio di Moncalvo Filippo Raimondo, al magistrato del palio di asti Michele Gandolfo, accompagnati da numerosi esponenti del mondo paliofilo locale. Dopo il saluto del capitano del Palio Enzo Clerico, che si è detto molto felice di poter approfondire le origini del Palio durante la conviviale, il rettore Raimondo ha raccontato il lungo lavoro della preparazione della sfilata storica, curata nei singoli dettagli, ricordando alla platea i rettori del Comitato moncalvese, sin dalla ripresa della corsa astigiana avvenuta nel 1967. “Il circuito di piazza Alfieri ad Asti richiede – ha aggiunto Raimondo – cavalli capaci a realizzare giri stretti e a riprendere velocemente la corsa, essendo la forma della stessa piazza triangolare.” Michele Gandolfo, uno dei magistrati del Palio, incaricati di far rispettare il regolamento di 18 articoli, ha tenuto alta l’attenzione della platea attraverso la descrizione dello svolgimento della corsa e l’elenco dei premi che vengono riconosciuti ai primi classificati. Non è mancato il tema della sicurezza, di grande attualità dopo la morte di un cavallo durante la scorsa edizione. Gandolfo ha ricordato come “ciononostante il Palio di Asti sia il più sicuro al mondo e come sia stato ora cambiato lo sganciamento del canapo, dopo l’incidente dello scorso anno”.