PROVINCIA DI ASTILa morsa sulla cultura astigiana si fa via via più soffocante. Se da una parte non manca di suscitare preoccupazioni la questione del personale distaccato alla Biblioteca Astense e richiamato in Provincia (esplosa in questi giorni ma in sospeso già dall’epoca in cui la Provincia di Asti uscì dal Consorzio di cui faceva parte con il Comune), dall’altra comincia a farsi pesantemente sentire anche l’onda lunga della delibera 264 del 15 ottobre 2012 della giunta provinciale con cui l’ente dismette tutte le partecipazioni ancora in essere. “Stando agli atti – spiega infatti il vicesegretario della Provincia di Asti Fiorina Montenera – il commissario Ardia sulla Biblioteca Astense non ha deciso alcunché, rendendo soltanto esecutivo un provvedimento adottato un anno fa dalla precedente amministrazione in cui la Provincia, recedendo dal Consorzio, aveva comunque deciso di lasciare per tutto il 2012 il proprio personale distaccato alla Biblioteca. Di più: l’unico atto assunto in materia dal commissario è stato quello con cui si prorogava fino a fine gennaio la permanenza del personale alla Biblioteca Astense, in attesa di una verifica con il sindaco e gli altri soggetti coinvolti e responsabili”. “Purtroppo anche da altre partecipazioni ci siamo trovati a dover recedere – prosegue Montenera -. Anche in questo caso il provvedimento fa capo all’amministrazione Armosino e non è stato certo indolore. E’ dovuto a una carenza assoluta di fondi, una riduzione dei trasferimenti dallo Stato che è stata di 3 milioni e mezzo per il 2012 e arriverà a circa 7 milioni a ottobre del 2013. Idem per quanto riguarda le risorse regionali, che non abbiamo ancora ricevuto. Non abbiamo nessuna certezza sulle risorse che riceveremo, le elezioni politiche hanno sospeso tutte le decisioni in materia: sappiamo soltanto che per un anno ancora tratterremo tutte le funzioni ma senza le risorse. Di certo rispetteremo tutti gli obblighi a cui ci impegnano gli statuti dei diversi enti”. Sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 25 gennaio tutti gli approfondimenti relativi alla situazione dell’Israt, della Biblioteca Astense, del Museo dell’Arazzeria, di Astiss e della Fondazione Centro studi Alfieriani. Marianna Natale