Sabato a Canelli, una piazza Cavour invasa da varie centinaia di paia di scarpe rosse e decine di vetrine di negozi allestite a tema hanno fatto da sfondo ad una serie di iniziative sul tema del femminicidio. A partire dalle 16.30, una ventina di donne e ragazze, vestite di nero e con le scarpe rosse ai piedi, hanno letto brani tratti da libro «Ferite a morte», di Serena Dandini, in un clima di grande suggestione, sdegno e commozione. A seguire, gli avvocati Laura Capra e Paolo Chiusano e la psicologa Alessandra Ferraris hanno illustrato il clima di persecuzione (“stalking”) in cui spesso matura il femminicidio e descritto gli strumenti legali e i servizi di ascolto che possono essere di aiuto alle donne vittime di “stalking”. Il pomeriggio s’è concluso con la proiezione di alcuni cortometraggi sul tema a cura di Nuovo Cinema Canelli. L’installazione delle Scarpe Rosse è poi restata in mostra tutta la giornata di domenica. Grande rispetto da parte della città di Canelli all’iniziativa e all’installazione che, non sorvegliata, ha occupato la piazza per due giorni e una notte e non ha subito nessun atto di vandalismo. Un ringraziamento quindi da parte degli organizzatori a tutta la città. L’iniziativa, partita da un’idea di Silvia Chiaranda, è stata organizzata dal Comune di Canelli e dalla Biblioteca G. Monticone, con la collaborazione dei commercianti canellesi e della scuola media Gancia, che ha messo in mostra tra le scarpe i disegni dei ragazzi, realizzati per un concorso della Provincia sul tema del femminicidio.
Le scarpe rosse a Canelli in occasione della Festa della Donna
