Quelli che hanno affrontato un mare in tempesta su barconi fatiscenti per sfuggire alla fame ed alla dittatura non si sono certo spaventati per un po’ di pioggia.

Infatti la comunità albanese sabato scorso, nonostante il tempo non molto incoraggiante, ha festeggiato la propria bandiera per le vie di Asti con un magnifico corteo ed un grande concerto finale alle ex – Ferriere Ercole.

Ma sentiamo dalla viva voce di uno dei protagonisti, il direttore tecnico della kermesse, Hasan Bulcari un breve resoconto della festa: “Nonostante la pioggia, siamo riusciti a radunare oltre 400 persone. Sono arrivati gruppi da Parma, Lecco, Reggio Emilia, Modena, Treviso e dalla Svizzera.

La sfilata in costume è partita da piazza Roma con sosta in piazza Alfieri dove abbiamo srotolato la nostra grande bandiera e sul palco la cantante Gentiana Abazaj ha intonato un canto tradizionale “Therret Prizreni, mori Shkoder”che poi tutti abbiamo cantato insieme. Gentiana che vive nei pressi di Verona ha imparato la canzone in cinque giorni, facendo parecchi chilometri ogni giorno per andare a provare e di questo gliene siamo grati.

Si tratta di un inno all’unione di tutti gli albanesi nel mondo che ha creato una grande emozione in tutti noi e ci ha fatto scendere qualche lacrimuccia”.

Poi gran finale con il concerto serale: “Dopo la sfilata siamo andati alle Ferriere Ercole e dopo un saluto ed un ringraziamento generale ai partecipanti che si sono potuti rifocillare a lle 19,30 è cominciata l’esibizione dei vari gruppi e di un famoso cantante Petrit Lulo, proveniente direttamente dall’Albania”.

Lo speaker della serata Mirella Tommasini proveniva da Bolzano. C’è stata grande festa fino a mezzanotte. I partecipanti ci hanno richiesto a gran voce – prosegue Hasan Bulcari – di rifare la festa il prossimo anno, addirittura di farla diventare un appuntamento fisso. Ci ha onorati con la sua presenza anche Luljeta Cobanaj in rappresentanza del consolato albanese a Milano. Addirittura proporranno al governo albanese di nominare la città di Asti ambasciatrice della cultura Albanese in Italia. E questo è per noi un motivo di grande orgoglio”.

La città di Asti vi ha accolto con entusiasmo: “Asti è ormai la nostra città e il sindaco Maurizio Rasero ci ha reso un grande onore partecipando al nostro corteo e presenziando anche al concerto serale. Un grande ringraziamento va anche alle forze dell’ordine che hanno permesso che la sfilata si svolgesse nel migliore dei modi”.

Hasan cosa si porta a casa di questa grande festa? “E’ stata una grande emozione, abbiamo pianto, abbiamo riso, abbiamo cantato e ballato tutti insieme. E’ passato il nostro messaggio di unire le nostre forze e di stare insieme per mantenere vive le nostre tradizioni e la nostra cultura pur essendo cittadini italiani a pieno titolo ed orgogliosi di esserlo. Mi sono venute le lacrime agli occhi quando ho visto una giovane signora con in mano la bandiera albanese, mentre con l’altra teneva il passeggino con suo figlio coperto dal nylon per proteggerlo dalla pioggia e cantava piangendo. Questo è l’emblema della festa di sabato scorso, vogliamo che i nostri giovani guardino al futuro ma non dimentichino il passato”.

Massimo Allario