La Giornata europea degli antibiotici è un’iniziativa di sanità pubblica che si svolge ogni anno il 18 Novembre coordinata dal Centro Europeo per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) congiuntamente all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), alla Food and Agriculture Organization (FAO) e all’Organizzazione Mondiale della sanità animale (OIE) ed ha come obiettivo la sensibilizzazione sulla minaccia rappresentata dalla resistenza agli antibiotici e sull’uso prudente degli antibiotici stessi.
L’iniziativa si svolgerà anche ad Asti presso la hall dell’ospedale Cardinal Massaia dalle 9 alle 12.
Lo slogan “Antibiotici: maneggiare con cura!” riflette il messaggio che gli antibiotici sono una risorsa preziosa da utilizzare per il trattamento delle infezioni batteriche solo quando prescritti da un medico o, nel caso di salute animale, da un veterinario.
I dati di antibioticoresistenza provenienti dall’Europa mostrano un panorama poco confortante; nel giro di 4 anni è aumentata notevolmente la resistenza in due specie batteriche sotto sorveglianza: Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae. Per questo motivo è importante tenere accesa l’attenzione anche attraverso la Giornata degli antibiotici. L’Italia è uno dei paesi europei che usa più antibiotici anche per curare malattie per le quali non sono necessari e una delle conseguenze di questo abuso di medicinali è che la presenza percentuale di batteri resistenti agli antibiotici è in crescita.
Nel maggio 2016, il Governo britannico ha pubblicato i risultati di una revisione dei dati disponibili sul fenomeno, in cui si legge che senza un intervento immediato e coordinato a livello globale, l’antibioticoresistenza diventerà, entro il 2050, “un problema devastante”, capace di causare un numero di vittime stimato in 10 milioni all’anno: più delle malattie tumorali.
L’uso di antibiotici negli ospedali è uno dei fattori che possono favorire lo sviluppo della resistenza agli antibiotici.
L’antibioticoresistenza determina difficoltà o impossibilità a trattare efficacemente alcune infezioni batteriche, con aumento di tempi di ospedalizzazione, costi dell’assistenza sanitaria e mortalità. Inoltre gli studi in corso per lo sviluppo di nuovi antibiotici sono limitati e, qualora la resistenza agli antibiotici continuasse ad aumentare, non saranno disponibili farmaci per una terapia efficace.
Usare gli antibiotici in maniera responsabile significa tutelare la salute di tutti poiché il loro cattivo utilizzo rischia di rendere più forti i batteri, aumentare la diffusione delle infezioni e diminuire le nostre armi per combatterle.
Ecco 5 pratiche regole per farne un corretto uso:
– gli antibiotici combattono i batteri: non assumerli in caso di raffreddore o influenza
– gli antibiotici non curano le infezioni da virus e non servono neanche a prevenirle
– assumere gli antibiotici solo su prescrizione medica
– assumere gli antibiotici seguendo esattamente la posologia indicata dal medico
– assumere troppi antibiotici o sostituirli spontaneamente rischia di farli diventare inefficaci
Secondo i dati del Centro Europeo per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), ogni anno, circa il 7% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione correlata all’assistenza (ICA) spesso determinata da batteri resistenti agli antibiotici. Una parte di queste infezioni (20-30%) può essere evitata attraverso programmi di igiene e di controllo, in particolare attraverso una corretta igiene delle mani soprattutto da parte degli operatori sanitari.