Lo screening gratuito per la prevenzione dei tumori femminili è una grande conquista del sistema sanitario nazionale. Grazie al pap test e alla vaccinazione contro l’HPV, il tumore al collo dell’utero sta scomparendo: i casi diagnosticati in Italia sono meno di 2300 all’anno.
Il tumore alla mammella purtroppo non si può prevenire: se ne contano 60 mila ogni anno ma con la diagnosi precoce oltre il 90% delle donne va incontro alla guarigione.
A fare il punto sul tema è stata la conferenza promossa dalla Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio, insieme all’Università della Terza Età – Utea, sabato scorso al polo universitario Astiss. Folta la partecipazione del pubblico al quarto incontro del ciclo “Parliamo di Salute” che ha visto protagonisti il dottor Maggiorino Barbero, ex primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Asl AT e in dottor Marco Cannì, attuale primario facente funzioni. A dialogare con loro c’erano i medici di famiglia Concetta Falcone e Ferruccio Dusio.
Hanno introdotto i lavori Luisa Amalberto, presidente della Fondazione e Piergiorgio Bricchi, presidente dell’Utea.
Il test HPV e le nuove tecniche di trattamento dei tumori
Il dottor Barbero ha richiamato l’attenzione sull’HPV – Human Papilloma Virus, una delle infezioni a trasmissione sessuale più diffuse a livello mondiale. Alcuni ceppi possono provocare lesioni pre-cancerose, che nel tempo evolvono in patologie maligne: tumori della cervice uterina, tumori anali, vaginali, vulvari, del pene e tumori del distretto testa-collo.
L’infezione mostra un picco principale nelle giovani donne, intorno ai 25 anni di età, ed un secondo picco intorno ai 45 anni. Negli uomini, invece, la prevalenza rimane costante nel corso della vita.
<La prevenzione primaria mediante la vaccinazione rappresenta una delle strategie di sanità pubblica più efficaci per ridurre l’incidenza di queste patologie e il vaccino è uno dei più sicuri al mondo>, ha sottolineato Barbero. Altrettanto importante è la prevenzione secondaria che si esegue tramite pap test e l’HPV test. <E’ importante sottolineare che un’eventuale positività non deve allarmare perché la maggior parte delle lesioni da Hpv di lieve e medio grado guariscono spontaneamente, specie nelle donne giovani>, ha puntualizzato Barbero.
Per le lesioni gravi le cure sono molto avanzate e non invasive. L’equipe della Struttura complessa di Ostetricia-Ginecologia ha maturato un’esperienza ventennale nel trattamento della patologia con
radiofrequenza: <viene eseguito con anestesia locale nell’Ambulatorio per le patologie del basso tratto genitale inferiore, con una metodica che non intacca la fertilità futura della donna>, ha precisato il ginecologo dalla lunga carriera scientifica a livello nazionale e internazionale. Da oltre 15 anni Barbero è impegnato anche in progetti di volontariato: collabora in Zambia con l’Ong “Patologi oltre frontiera” proprio nella prevenzione del tumore del collo dell’utero, patologia ancora molto diffusa nei paesi meno sviluppati.
Il Centro di Senologia del Cardinal Massaia
Per quanto riguarda il tumore alla mammella, il Cardinal Massaia vanta una delle Breast Unit (Centro di Senologia) più attive del Piemonte: annualmente vengono eseguiti oltre 250 interventi per neoplasie mammarie, anche in questo caso con modalità sempre meno invasive accompagnate da sofisticate tecniche ricostruttive.
Con il dottor Marco Cannì si è fatto il punto sulle nuove metodiche per il trattamento delle neoplasie all’endometrio, alle ovaie e alla vulva e sull’importanza della diagnosi precoce, tema su cui è fondamentale il supporto dei medici di famiglia, prime sentinelle della salute.
L’appello della Fondazione per il 5X1000
La presidente della Fondazione Astigiana per la Salute, Luisa Amalberto ha ricordato che il sodalizio si impegna a titolo volontaristico per offrire supporto agli operatori sanitari – medici, infermieri e tecnici che “si prendono cura di noi” – contribuendo all’acquisto di tecnologie e servizi che, pur rilevanti per la qualità della risposta sanitaria, non possono trovare immediata risposta nella copertura finanziaria pubblica. Con la raccolta fondi in corso verranno donati ecografi a diversi reparti che ne hanno manifestato la necessità: <Chiediamo a tutti gli astigiani di partecipare all’iniziativa con un piccolo gesto di solidarietà che non costa nulla: sottoscrivendo il 5 per mille nella Dichiarazione dei Redditi. Basta inserire il Codice fiscale della Fondazione 92078480057. Nello stesso tempo – prosegue Luisa Amalberto – riteniamo di dover fare la nostra parte per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla “presa in cura” della propria salute, adottando corretti stili di vita e aderendo a tutti i programmi di prevenzione che vengono offerti>.
Il prossimo incontro sulla Medicina di Genere
Sabato 14 giugno, la conferenza di chiusuradella rassegna (sempre ad Astiss, dalle 10 alle 12) è dedicata alla medicina di genere e ai suoi approcci personalizzati, per uomini e donne, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura delle malattie. Interverranno le componenti dell’Associazione Italiana Donne Medico: Maria Gabriella Saracco (neurologa), Simona Bo (diabetologa), Alessandra Lentini (neurologa) e le odontoiatre Simonetta Carzino e Alessandra Verrua. Insieme a loro, relazionerà sul tema il primario della Cardiologia Marco Scaglione. Domande del medico di famiglia Franco Masenga. L’appuntamento è aperto a tutta la cittadinanza.
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