E’ stato l’astigiano Maurizio Grosso, il relatore che a Seul (Corea del Sud) al congresso mondiale sulle nuove ricerche di lotta al tumore polmonare ad illustrare le nuove tecniche per la diagnosi precoce. Maurizio figlio di Umberto Grosso e di Anna Maria Griffa nato ad Asti e laureatosi a Torino da anni è primario di radiologia all’ospedale Santa Croce di Cuneo. Il Grosso, nei giorni scorsi ha illustrato a ricercatori di tutto il mondo, come nell’ospedale cuneese grazie alla tomosintesi (una innovativa apparecchiatura radiologica) sia stato possibile curare con successo ammalati di tumore. Con lo studio condotto dall’astigiano ad iniziare dal 2010 sono stati analizzati due mila forti fumatori (età media 56 anni) per fare una diagnosi precoce del tumore polmonare con la tomosintesi.  Su 1850 fumatori si sono registrati 18 casi di tumore ed in 12 casi è stato possibile asportare con successo le lesioni.  La ricerca ha rilevanza planetaria ed è la prima volta al mondo che viene utilizzata la tomosintesi nella diagnosi precoce del tumore polmonare.