treni stazione di astiIncontro con il consigliere regionale Eleonora Artesio stasera ad Asti sul tema del disagio dei pendolari. L’appuntamento è alle 21 nella ex sala consiliare del Municipio, in vista dell’entrata in vigore dell’orario invernale di Trenitalia dal 15 dicembre, “Riteniamo urgente domandare al sindaco di Asti, in qualità di primo cittadino, di farsi carico del disagio di centinaia di astigiani e insieme agli altri sindaci della provincia attivarsi per ottenere l’immediata revisione dell’orario predisposto da Trenitalia” dicono Davide Bella e Nicolò Ollino. I pendolari si trovano di fronte a carrozze che viaggiano in pessime condizioni igieniche, con posti a sedere insufficienti per il numero di passeggeri. L’incuria delle stazioni e i ritardi costanti sono all’ordine del giorno. Da anni la tratta che attraversa la nostra provincia subisce tagli per favorire la struttura “Milano-centrica” assunta dal trasporto su rotaia in tutto il nord-Italia. E’ incomprensibile che siano state ridotte le corse su Porta Nuova visto che la stazione centrale torinese rappresenta il centro del sistema di trasporti della città metropolitana. Porta Susa e Lingotto non sono servite dalla stessa quantità di mezzi che transitano a Porta Nuova, necessari a raggiungere i luoghi di studio o di lavoro” spiegano. “Viaggiare per studio o per lavoro è una necessità che il servizio pubblico locale deve garantire tenendo presente che parte del servizio è pagato dalla Regione e quindi indirettamente dai contribuenti. Pensiamo siano ingiustificabili la riduzione dei treni da e verso il capoluogo, che vanno a incancrenire una situazione già al limite della sopportazione e il rincaro dell’abbonamento che per la tratta Asti-Torino passa da 90,50 euro a 105 euro mensili, che genera un pesantissimo aggravio sui magri bilanci familiari dei pendolari astigiani”.