omicidio tabaccaia3Sarà eseguita questa mattina l’autopsia di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia uccisa a coltellate nella sua rivendita di corso Volta, ad Asti. Il medico legale Rita Celli su mandato del sostituto procuratore Luciano Tarditi analizzerà il corpo martoriato da una trentina di fendenti sferrati principalmente su torace, ventre e bacino. Un omicidio brutale ancora avvolto nel mistero. I carabinieri del nucleo investigativo, con la collaborazione dei Ris che ieri hanno eseguito un rilievo, stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. C’è da capire il movente dell’efferato delitto; non si tratterebbe infatti di una rapina, ma più probabilmente di una questione personale. Uno squilibrato, forse, che poco dopo le 7.30 di sabato 4 luglio si è infilato all’interno della tabaccheria, chiudendo poi la porta a chiave. Almeno questo è quanto emerge da alcune testimonianze di commercianti amici della vittima. La mattanza è terminata prima delle 7.45 momento in cui una negoziante vicina ha trovato Maria Luisa Fassi stesa dietro il bancone in una pozza di sangue. Inutile la corsa all’ospedale e le due operazioni a cui la donna è stata sottoposta. Un delitto che ha sconvolto Asti che si è stretta attorno alla famiglia Fassi, molto conosciuta in città. I genitori Piero e Pina sono i titolari del famoso ristorante Gener Neuv, Maria Luisa, descritta da tutti come gentile e solare, si divideva fra il lavoro nella tabaccheria del marito Valter e la cucina. Ancora da stabilire la data dei funerali che probabilmente si svolgeranno nella Collegiata di San Secondo. La famiglia ha poi lanciato un appello agli astigiani: non fiori ma donazioni alla Congregazione delle Suore Nostra Signora della Pietà (conto corrente bancario IT06 E060 8510 3000 0000 0027 952).