OMICIDIO MARIA LUISA FASSIAsti si prepara alla manifestazione in memoria di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia uccisa a coltellate nella sua rivendita di corso Volta. Domani, mercoledì 8 luglio, l’appuntamento è alle 21 davanti al Municipio di piazza San Secondo. Da lì si snoderà un corteo apolitico, pacifico e di non contestazione. “Sarà un occasione per illuminare a giorno la città, una luce di solidarietà, che chieda sicurezza, legalità e protezione, della maggior parte della cittadinanza onesta. Ci si incontrerà senza nessun colore politico, senza nessuna contestazione nei confronti di chicchessia, solo luce per rendere visibile Asti” si legge in uno dei due eventi facebook (inizialmente le manifestazioni previste erano due che sono poi convogliate nell’unico appuntamento di  mercoledì). Al corteo parteciperanno anche le rappresentanze dei sindacati di polizia e numerosi tabaccai astigiani, appartenenti alla Fit. “Vogliamo che la manifestazione di domani non abbia alcuna connotazione politica e che sia un momento per ricordare Maria Luisa Fassi, ma anche Manuel Bacco (altro tabaccaio ucciso ad Asti nel dicembre scorso) e Francesco Indino, il commerciante di ortofrutta assassinato pochi giorni fa in piazza del Palio – commenta Claudio Valpreda, presidente FIt Asti -. Vogliamo che sia un modo per chiedere più sicurezza”. La categoria ha paura, spiega Valpreda. “Negli ultimi anni abbiamo assistito impotenti a una recrudescenza dei reati, che hanno anche cambiato modalità. Non si tratta più solo di furti che come categoria mettiamo in conto, ma anche di brutali rapine che a volte finiscono in tragedia – commenta -. Noi tabaccai lavoriamo nell’angoscia, non siamo tutelati in alcun modo da nessuno e l’unico strumento per difenderci sono i sistemi d’allarme e le telecamere”. Valpreda dice no comunque a ogni tipo di giustizia e sicurezza privata. “Non penso che la soluzione per avere sicurezza sia il porto d’armi o la militarizzazione del territorio. Da tempo sto sostenendo il protocollo d’intesa con il Ministero per collegare le telecamere dei tabaccai direttamente con le forze dell’ordine”.