Il Comune tende la mano alle nuove realtà commerciali che si insedieranno a Villafranca. 

Negozi di vicinato, bar, ristoranti, pizzerie che quest’anno avvieranno l’attività potranno usufruire di una riduzione del 100 per cento sulla quota variabile della tassa rifiuti. 

L’agevolazione, secondo quanto disposto dal nuovo regolamento e dalla delibera per la determinazione delle tariffe 2025 approvati dal Consiglio Comunale, riguarderà i primi dodici mesi  dell’attività di vendita. 

“Si tratta di una misura – spiega il sindaco Anna Macchia –  che vuole contrastare la desertificazione commerciale in paese, fenomeno che si sta manifestando già da qualche anno a partire dal centro storico. Quest’anno, a differenza del 2024, ancora nessuna attività è decollata e ridurre la Tari ci è sembrato un aiuto concreto di fronte a una crisi economica che si sta facendo sentire per tutti”. 

Un’altra novità introdotta quest’anno dal Comune riguarda le scadenze di pagamento della tassa, che si compone anche di una parte fissa: non più a partire dall’autunno, ma a tempi più ravvicinati. 

Sono mantenute tre rate, da versare entro il 31 maggio (gli utenti hanno già ricevuto il bollettino di pagamento), il 31 luglio e il 30 settembre, con possibilità di esborso in unica soluzione entro il 31 luglio. 

“Questa modalità di riscossione – spiega il primo cittadino – consentirà una maggiore liquidità, nell’anno in corso, per le casse comunali. Mantenere la precedente tempistica di pagamento avrebbe significato incassare le risorse l’anno successivo, con conseguenti difficoltà operative e contabili. Non dimentichiamo che anche Villafranca risente di un minor trasferimento di risorse statali”. 

Resta invece invariata la ripartizione dei costi, relativi ai servizi per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati avviati allo smaltimento, da coprire attraverso la tariffa: 79% per le utenze domestiche e 21% per quelle produttive (non domestiche). 

Il regolamento sulla Tari, oltre a prevedere l’agevolazione per le nuove attività commerciali, comprende altre riduzioni: la quota variabile viene, per esempio, scontata del 20 per cento per le abitazioni utilizzate stagionalmente, o comunque per non più di 180 giorni all’anno, e per coloro che risiedono all’estero per più di sei mesi all’anno.  

La stessa facilitazione è applicata ai cittadini che fanno il compostaggio domestico e alle utenze produttive che smaltiscono autonomamente parte dei rifiuti prodotti.