Stazione ferroviaria di Asti“L’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale, il prossimo 15 dicembre, avrà notevoli ripercussioni su tutto il territorio astigiano, comportando la soppressione di alcune fermate cruciali sulla linea Asti-Torino, in particolare a Villanova e Villafranca d’Asti, il venir meno del collegamento diretto da Acqui a Torino e la cancellazione di alcune corse importanti sulla direttrice tra Alessandria e Savona.  Dal momento che il traffico ferroviario nell’astigiano ha già subito negli ultimi anni pesanti tagli e riduzioni dei servizi (la chiusura della biglietteria della stazione di Asti la domenica e l’aumento del costo dei biglietti tra il 15 e il 20%), abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di attivarsi affinché vengano riviste queste scelte”. Così dichiarano i Consiglieri regionali Angela Motta (PD) e Rosanna Valle (Progett’azione) che hanno presentato un Ordine del giorno relativo alle conseguenze del nuovo orario invernale sul trasporto ferroviario in Provincia di Asti. “Le novità che verranno introdotte con il nuovo orario ferroviario invernale – cadenzamento orario tra Acqui e Asti e biorario sulla linea Alessandria-Savona – produrranno serie conseguenze sul nodo astigiano: cancellazione del collegamento diretto da Acqui a Torino – Spieganole consigliere che hanno aderito alla manifestazione pubblica in programma domani a Nizza Monferrato -; cancellazione di alcune corse sulla direttrice tra Alessandria e Savona; soppressione di convogli o di fermate cruciali sulla linea Asti-Torino; soppressione del collegamento ferroviario tra Asti e Milano via Tortona/Voghera. In particolare la riduzione del 50% delle fermate giornaliere a Villanova e Villafranca d’Asti  e la loro totale cancellazione nella fascia oraria dalle ore 20 in poi, prevista per i treni a lunga percorrenza negli orari di maggiore utilizzo, di fatto eliminerebbe la possibilità per lavoratori e studenti di  usufruire del servizio proprio negli orari di maggiore traffico”. “Una simile riorganizzazione del trasporto pubblico ferroviario – concludono – soprattutto se varata senza una preventiva consultazione con gli utenti che utilizzano quotidianamente il servizio, rischia di provocare disagi sia per quanto concerne l’aumento dei tempi di percorrenza sia per le conseguenze negative sul traffico stradale, già fortemente congestionato sulla direttrice per Torino. Il Trasporto Pubblico Locale è un servizio essenziale che deve essere garantito a tutti i cittadini, per questo è urgente che la Regione intervenga per modificare queste scelte e salvaguardare la possibilità di fruizione del servizio ferroviario anche a coloro che vi accedono da stazioni intermedie”.