Pur con qualche difficoltà, la Giunta guidata dal sindaco Maurizio Rasero ha ottenuto l’approvazione delle pratiche discusse nella seduta del Consiglio comunale che si è svolta mercoledì sera.
La prima pratica discussa è stata la proposta di cambiare la destinazione d’uso da “area per spazi pubblici a parco” ad “area per l’istruzione fino all’obbligo” in località Fontanino.
“Questa modifica – spiega l’assessore all’Urbanistica Andrea Giaccone – è necessaria per potere partecipare con le condizioni di fattibilità a un bando per ottenere da parte dell’Inail il contributo per la realizzazione di un polo innovativo scolastico per l’infanzia”.
In caso di vittoria, il Comune contribuirebbe alla realizzazione con un onere stimato in circa 1 milione di euro. “Nel complesso da costruire – ha precisato l’assessore all’Istruzione Loretta Bologna – verrebbero alloggiati i bambini provenienti dalle scuole del Boschetto dei Partigiani (che verrebbe demolita), dalla Rio Crosio e dalla sezione distaccata della scuola Pascoli”.
Una decisa critica al progetto è arrivata da Angela Quaglia (CambiAmo Asti): “Le famiglie tendono a fare andare i bambini alla scuola d’infanzia il più vicino possibile a dove vivono, quindi al riguardo è necessaria una programmazione accurata, senza spostamenti come pedine”.
Un deciso no arriva anche da parte del Movimento 5Stelle, rappresentato da Massimo Cerruti: “Parliamo di una zona dove abbiamo già detto no all’atterraggio della Coop, e che nel caso dell’arrivo di numerosi bambini accompagnati dalle famiglie ogni giorno in auto provocherebbe nelle ore di punta ingorghi pericolosi su un’arteria che serve l’ospedale Cardinal Massaia”.

L’articolo completo sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 17 novembre 2017

Mi.C.