In occasione del 25 Novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” , Agis Piemonte e Valle d’Aosta con il sostegno della Consulta femminile e del Comitato per i Diritti Umani e Civili e con la partecipazione del Garante infanzia e adolescenza del Piemonte e Difensore Civico del Consiglio regionale del Piemonte propongono la rassegna cinematografica “Bambine, ragazze, donne: i diritti negati”Dal 22 al 25 novembre alle 21 in otto cinema degli otto capoluoghi di provincia del Piemonte sarà possibile assistere gratuitamente alla proiezione di film su temi femminili. Si parte il 22 novembre con “Climbing Iran” al Cinema Nazionale di Torino. Il documentario racconta la vicenda dell’arrampicatrice iraniana Nasim Eshqi, che dopo essersi distinta in diversi sport, come karate e kickboxing, a 23 anni ha iniziato a scalare, rivendicando il diritto di salire in vetta oltre la forza di gravità e le difficoltà di essere donna nel proprio paese. Il 23 novembre sarà la volta de “La biciletta verde” al Cinema Lanteri di Cuneo, film di finzione che racconta la storia di Wadjda, ragazzina che vive nella periferia del Riyadh, in Arabia Saudita, e che si scontra con le tradizioni illiberali e oscurantiste del suo Paese. Sempre il 23 novembre, invece, nel Cinema Corso di Domodossola sarà proiettato “Be my voice”, documentario sulla storia di Masih Alinejad, giornalista e attivista con oltre 6 milioni di follower su Instagram, diventata la voce delle donne iraniane nella lotta contro l’hijab forzato. Il 24 novembre 2022 il Cinema Pastrone di Asti ripropone “Climbing Iran”, mentre lo stesso giorno al Cinema Verdi di Candelo sarà la volta di “Offiside”, pellicola iraniana che racconta l’impossibilità per le donne di partecipare anche alle più comuni attività sociali e di intrattenimento come quella di andare allo stadio. Chiudono la rassegna il 25 novembre il Cinema Nuovo di Borgomanero con “La biciletta verde”, il Cinema Italia di Vercelli con OFFISDE e il Cinema Cristallo di Acqui Terme con “Be my voice”.

Per Marta ValsaniaSegretaria Generale di Agis Piemonte e Valle d’Aosta “Il Cinema può essere uno strumento estremamente efficace per affrontare il tema, sempre ancora troppo attuale, della violenza contro le donne. Insieme alla Consulta Femminile Regionale e al Comitato Regionale per i Diritti Umani del Consiglio regionale del Piemonte abbiamo pensato ad un appuntamento per i cittadini che accenda un faro sul mondo femminile e sui suoi diritti negati in grado di ricordarci quanta strada dobbiamo ancora percorrere insieme per un futuro che assicuri a tutti pari dignità e opportunità”.

Schede Film

BE MY VOICE

Regia di Nahid Persson. Genere Documentario, – Svezia, 2021, durata 90 minuti. 

È la storia di Masih Alinejad, giornalista e attivista, diventata la voce delle donne iraniane nelle battaglie di civiltà. Masih Alinejad è l’esempio per milioni di donne iraniane che si ribellano contro l’hijab forzato: guida uno dei più grandi atti di disobbedienza civile nell’Iran di oggi e usa la sua libertà in esilio per dare voce alla protesta nel suo paese d’origine. Una guerriera lontana dalla sua terra (oggi vive sotto protezione negli Stati Uniti) ma non dall’anima del suo Paese, che lotta da anni contro ogni limitazione dei diritti civili, per il rispetto delle donne. Masih rischia la vita e nemmeno una quotidianità così dolorosa e precaria basta a zittirla, usa quotidianamente i profili social per raccontare la propria battaglia, aggiornare i suoi connazionali e non solo – più di 6 milioni di persone la seguono su Instagram. 

LA BICICLETTA VERDE 

Regia di Haifaa Al-Mansour. Genere Drammatico, – Arabia Saudita, Germania, 2012, durata 100 minuti. 

Wadjda (Waad Mohammed) vive nella periferia del Riyadh, in Arabia Saudita, con i suoi genitori. La tradizione del luogo impone alle donne di vestire con lunghi abiti neri e vieta di parlare e ridere forte. La signora Hussa, la preside della sua scuola femminile dove studia la ragazzina, è molto intransigente rispetto a queste regole. Ma Wadjda ha una forte personalità: testarda e coraggiosa, la bambina va ogni giorno a scuola con i lacci colorati alle scarpe, ascolta musica rock, mette lo smalto sulle unghie e ama ridere a crepapelle. Al ritorno da scuola la bambina trova sempre ad aspettarla Abdullah (Abdullrahman Al Gohani), un ragazzino suo vicino di casa che si diverte a provocarla e a girarle intorno con la sua bicicletta. Stanca delle sue battute, Wadjda lo sfida ad una gara di velocità con la bici, ma purtroppo lei non ne possiede una, poiché alle donne è proibito. Un giorno vede in un negozio una bellissima bicicletta verde e decide di comprarla. Comincia così a mettere da parte il denaro necessario per l’acquisto, ma quando viene scoperta dalla preside, questa le impedisce di continuare. Quando Wadjda sta per rinunciare al suo progetto, ecco che viene a sapere che la sua scuola organizza una gara di recitazione del Corano, con un premio finale in denaro..

OFFSIDE

Regia di Jafar Panahi. Genere Drammatico, – Iran, 2006, durata 93 minuti. 

Chi sarà mai quel ragazzino un po’ strambo seduto in silenzio in un angolo di un autobus pieno zeppo di tifosi urlanti diretti allo stadio? In realtà non è un ragazzo, ma una ragazza travestita da uomo. E non è la sola, dal momento che la passione per il calcio accomuna tante donne iraniane. Prima del calcio d’inizio, la ragazza viene arrestata e rinchiusa in una specie di recinto, proprio accanto alla stadio, insieme ad altre donne tutte travestite da uomini. Dopo la partita saranno consegnate alla buoncostume. Ma prima di allora verranno addirittura sottoposte a tortura! Saranno infatti costrette a ascoltare ogni grido d’incitamento e applauso provenienti dall’interno dello stadio, senza poter vedere con i propri occhi ciò che succede in campo… 

CLIMBING IRAN 

Regia di Francesca Borghetti. Genere Documentario, – Italia2020, durata 54 minuti. 

La vicenda dell’arrampicatrice iraniana Nasim Eshqi, che dopo essersi distinta in diversi sport, come karate e kickboxing, a 23 anni ha iniziato a scalare, rivendicando il diritto di salire in vetta oltre la forza di gravità e le difficoltà di essere donna nel proprio paese.