Continua ad Asti la terza rassegna “Le Sfide della Fede 2016”, un cartellone di  spettacoli teatrali e   musicali sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo, promosso dall’Istituto   Oblati Di San Giuseppe e il Progetto Culturale della Diocesi di Asti, con la direzione del Teatro degli   Acerbi.  I Camminatori di Domande continuano il loro viaggio.  Un percorso attraverso a nuovi linguaggi, uno di questi il teatro, nelle sue varie forme e possibilità   espressive.  “Sfide” tra scienza e Fede, tra l’uomo e Dio. Il teatro al di là del teatro, delle sue consuetudini e   ripetizioni, si fa strumento di riflessione e condivisione in questo tempo.  Sabato 5 marzo alle ore 21 presso il Duomo è in programma un evento unico, un’esperienza acustica   legata a questo spazio religioso di grande suggestione, per concludere la 24 ore per il Signore.   Il tutto con il linguaggio del teatro musicale, universale e popolare.  Gli artisti del Faber Teater proporranno un inedito “Stabat Mater – Composizione per sei voci e un   Duomo” con le musiche originali e la drammaturgia musicale di Antonella Talamonti.  In scena Francesco Micca, Lodovico Bordignon, Lucia Giordano, Marco Andorno, Paola Bordignon e   Sebastiano Amadio, diretti da Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone.  I canti della Passione. Il canto che parla del dolore. Dell’esperienza del dolore, della sofferenza.   La denuncia dell’ingiustizia, dello scandalo, la necessità di convivere con la tragedia, di sopportarla   insieme…  Testi tradizionali della Passione in latino, italiano e diversi dialetti; musiche originali e canti composti dalla   Talamonti sulla base dell’esperienza di anni di ricerche, viaggi  e registrazioni per le Passioni italiane a fianco   di Giovanna Marini.  Considerare il luogo, il Duomo, come un grande, enorme strumento musicale, e organizzare la scrittura   musicale secondo le sue caratteristiche acustiche. Ascoltare i suggerimenti acustici del luogo: quanto   riverbero? Come si muovono i gravi, i medi, gli acuti? Usare le voci e i canti per “far suonare” lo strumento-  Duomo. Disporre i canti e i cantanti nei diversi spazi (il coro, l’abside, il pulpito, le navate, l’altare…) per   immergere i partecipanti nel suono.   In un certo senso è una visita guidata del Duomo, ma una visita per l’udito prima che per la vista.  Commenta Aldo Pasquero e Antonella Talamonti: “Sedetevi. Sedetevi ed ascoltate. Ascoltate i suoni del   lutto e del dolore, i suoni dello scandalo della morte, i suoni dell’ingiustizia contro l’innocente, i suoni della   perdita incolmabile, i suoni  della ricerca di consolazione. Ascoltate i suoni portati da lingue e da mondi   diversi: il latino del “Miserere” e  dello “Stabat Mater”; il nuorese di “Sette ispadas de dolores”; l’arberesh   degli albanesi trapiantati in Italia nel ‘400 , che cantano i lamenti della Madonna; il volgare e l’italiano di   oggi di “Donna del Paradiso”. Ascoltate i suoni cantati dal Duomo, che rimbalzano contro le volte e le   colonne  e ridisegnano lo spazio : dall’abside; dal centro, davanti all’altare; dalla postazione dell’organo, in   alto; dalla navata centrale; dalle cappelle laterali; dal fondo. Ascoltate i suoni che alterano il tempo, i suoni   che riportano nel presente, accanto al dolore di oggi, il dolore di tutti quelli che ci hanno preceduto.   Per trasformarlo,  e riprendere il cammino.”  L’ingresso è gratuito. Per info: cell. 3392532921 – info@teatrodegliacerbi.it – www.teatrodegliacerbi.it  L’ultimo appuntamento della rassegna sarà venerdì 8 aprile allo Spazio San Giovanni: Marco Baliani si   confronterà con il Purgatorio “in terra” con una delle sue classiche performance: un misto di racconto e   letture, prendendo spunto dalla parabola di Luca “Ama il prossimo tuo” per esplorare poi testi di Vittorini,   Maaluf, Todorov e altri.