Si temeva la pioggia e invece l’8^ Corridown resterà negli annali come l’edizione della neve. La forte nevicata del mattino ha regalato infatti un tocco di magia allo scenario in cui tanti amici del Cepim Asti si sono ritrovati sabato pomeriggio a Zanco. Scatenati i più piccoli che tra una lotta a palle di neve e l’altra hanno trovato il tempo di correre in diverse batterie su un percorso degno di un cross invernale; soddisfatti gli adulti che hanno camminato e corso tra le colline innevate. Complessivamente 293 gli iscritti di cui 93 bambini e ragazzi e 2.160 euro raccolti per le attività del Cepim; numeri di certo inferiori a quelli degli ultimi anni, ma ancora una volta davvero sorprendenti viste le condizioni meteo. Segno evidente che questo evento si conferma un appuntamento capace di attrarre molti. Nella corsa non competitiva di 9 km il primo a presentarsi sulla linea d’arrivo è stato Achille Faranda che ha preceduto Vincenzo Ippolito e Michele Anselmo, mentre tra le donne è stata Claudia Solaro la più veloce, seguita da Loredana Ferrara e Maria Petito. Premi sono andati alle scuole Anna Frank e Rio Crosio di Asti e ai gruppi di giovani più numerosi. La manifestazione di sabato si inseriva tra le iniziative messe in campo dal Cepim in preparazione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down del prossimo 21 marzo il cui slogan “I miei amici, la mia comunità”, intende sottolineare come le persone con sindrome di Down debbano poter godere di diritti e opportunità al pari di tutti, sia da bambini che da adulti, compresa la possibilità di partecipare pienamente alla vita della comunità di cui fanno parte. Scopo della Giornata sarà infatti ricordare che, laddove ai piccoli con sindrome di Down e altre disabilità vengono date opportunità di partecipazione, tutti i bambini ne beneficiano e si creano ambienti di amicizia e accettazione e la possibilità, da adulti, di vivere, lavorare e partecipare, con fiducia e autonomia individuale, pienamente inseriti nella società insieme ai loro amici e coetanei. “In effetti sabato mattina sembrava a dire poco complicato portare a termine la CorriDown – dicono gli organizzatori – ma in fondo con qualche piccola complicazione ci conviviamo ogni giorno. Sabato si trattava solo di mettere in pratica per una volta l’insegnamento che i nostri ragazzi quotidianamente ci offrono: avere fiducia, puntare in alto, vedere oltre i limiti che spesso diamo a noi stessi e di conseguenza a loro. Col risultato che poi sono loro a sorprenderci. Alzare bandiera bianca, rinunciare per una difficoltà, non fa parte di noi; meglio concentrarsi sul bello che abbiamo, che è tantissimo. Anche questa CorriDown lo ha dimostrato: con l’aiuto di tanti, l’affetto di tutti e un pizzico di fortuna ne è venuto fuori un pomeriggio bello, colorato, unico, quello che siamo noi”