E’ travolgente, Massimo Gamba, titolare dell’Officina meccanica Gamba di Castell’Alfero, mentre parla di “La Semplice”, impianto mobile di lavaggio che nel 2024 gli è valso il premio “Innovazione tecnologica” alla Simei, il Salone internazionale per le macchine per l’enologia e l’imbottigliamento. Fondata dal padre Giuseppe nel 1969, l’Officina Gamba ha il suo core business nelle lavorazioni meccaniche di tornitura e fresatura. Da dieci anni scommette su un prodotto che può fare molto per la sicurezza, la sostenibilità e il risparmio energetico.
Com’è nata l’idea di questo macchinario?
“L’idea è nata 15 anni fa parlando con Giancarlo Francia della Gimar di Casale che realizza serbatoi in vetro e acciaio. Rifletteva sul fatto che esistessero tantissimi tipi di vasche, ma nessun sistema di lavaggio automatico. Lì è nata l’idea, guardando l’irrigatore del giardino che bagnava il prato”.
La Semplice, di nome e di fatto?
“Il sistema è automatizzato e digitalizzato. Il macchinario è composto da un computer attraverso il quale si può personalizzare il tipo di lavaggio per qualsiasi serbatoio, fino a 13 metri di altezza. Alla struttura è collegato un braccio antropomorfo che a sua volta si collega alla vasca. Dal modem si personalizza il lavaggio, a seconda anche del settore di impiego: enologia, alimentare, chimico e farmaceutico”.
Quali sono i vantaggi del suo utilizzo?
“La prima cosa è la sicurezza. Ogni anno ci sono decine di incidenti anche mortali, per la pulizia diretta di serbatoi e cisterne, perché gli operai devono entrare in spazi che dovrebbero essere confinati a causa di atmosfera asfissiante. Non per niente il nostro motto è “Io resto fuori”. Dieci anni fa l’Università di Bologna ci ha inserito nel portale che si chiama “Banca delle soluzioni” perché una soluzione per evitare queste morti c’è”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 24 ottobre 2025
Laura Avidano


