Quarantacinque anni di carriera sono quelli che sta festeggiando uno dei volti e delle voci più iconiche degli anni ‘80. Parliamo di Tony Hadley, ex leader degli Spandau Ballet, che oggi lunedì 14 luglio sarà protagonista della quarta serata di AstiMusica. In questo viaggio musicale, Hadley, accompagnato dalla Fabulous TH Band, proporrà i suoi successi da solista, insieme a cover iconiche, oltre alle hit del suo periodo con gli Spandau Ballet. Per l’occasione, abbiamo avuto il piacere di intervistare Tony Hadley, che ci ha raccontato un po’ di sé e del suo tour.
Cosa significano per lei 45 anni di carriera?
“È un onore poter dire di essere riuscito ad avere ancora una carriera dopo 45 anni. È un bel traguardo. Quando si inizia a fare musica, si spera e si prega che sia una carriera che si farà per sempre, ma spesso è difficile durare così tanti anni. Io mi sento molto fortunato e onorato di fare ancora ciò che amo dopo 45 anni”.
Lei ha dimostrato di essere una delle migliori voci della musica swing e pop. Come è nata la sua passione per la musica?
“È nata a scuola, prima alle elementari, poi alle medie. Frequentavo una Church of England school, una scuola religiosa. Ero nel coro e cantavamo gli inni. Credo che sia stato allora che ho capito che avrei voluto fare il cantante. In origine volevo diventare un chirurgo ortopedico, ma non ero abbastanza bravo in matematica. Così ho scoperto il canto”.
Quali sono le sue principali influenze musicali?
“Crescendo negli anni ‘70, principalmente David Bowie, Roxy Music, T. Rex, Queen. Sono tutti artisti e band straordinarie. E anche la musica punk, che ho amato molto. Pensavo che i Sex Pistols, i Clash, i Generation X fossero grandi band. L’altra faccia della medaglia era che i miei genitori amavano molto Tony Bennett, Frank Sinatra e la musica swing, e quindi mi hanno un po’ introdotto a questo tipo di musica che oggi amo molto”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 luglio 2025
Dana Proto