Un uomo solo al comando: l’immagine con cui Mario Ferretti descrisse Fausto Coppi si adatta bene all’assessore alla Cultura Paride Candelaresi. Dopo averlo fatto salpare per due anni al fianco di Massimo Cotto, nel 2025 ha preso il timone di AstiMusica in solitaria cercando di condurlo in acque sicure. Lo ha plasmato secondo la sua visione allargando il cartellone, integrandolo con iniziative correlate, ma sempre secondo il dna del festival. E sempre con un occhio alle esigenze locali e l’altro al panorama nazionale.
Per il secondo anno, AstiMusica si svolgerà in piazza Alfieri. La nuova location è stata una scelta felice?
“Gli ultimi dieci anni di AstiMusica non erano stati luminosissimi. Fattori come la trasformazione dell’industria musicale e i nuovi meccanismi che hanno rovesciato il sistema avevano sicuramente influito. Lo scorso anno abbiamo voluto cambiare marcia riaprendo a contatti esterni, ma lavorando internamente per far riscoprire il festival. Spostare l’evento in piazza Alfieri ci ha permesso di fare un scatto in avanti senza cambiare nome alla rassegna ma sposando un brand che esiste da 28 anni mischiando musica, comicità e divulgazione. Non è scontato che una manifestazione organizzata dal Comune con la collaborazione di soggetti esterni duri così tanto tempo. Con lo spostamento in piazza Alfieri, tra l’altro, l’allargamento del cartellone è stata una scelta naturale”.
A proposito: nel 2024 si era deciso di puntare su poche serate di qualità, mentre quest’anno il programma passa da sei a dieci appuntamenti. Perché questa inversione di rotta?
“L’idea di aumentare le serate ha preso forma passo dopo passo, lavorando con le agenzie in modo diretto per costruire un programma forte. Erano anni che non si vedeva un’edizione con un evento ogni sera per dieci giorni consecutivi. Per farlo, abbiamo cercato di rispondere a due esigenze: primo, far vivere alla piazza una grande festa; secondo, andare incontro ai commercianti. Quello del parcheggio, ad esempio, è un tema modo sentito. Per non appesantire la chiusura della piazza, cercheremo di integrare il lavoro delle aziende riducendo i tempi di allestimento e smontaggio”.
La novità più originale di quest’anno, in ogni caso, è probabilmente lo spin-off della Fiera del Disco.
“Sì, dal 9 all’11 luglio sotto i portici di piazza Alfieri decine di banchi esporranno cd e vinili. Sarà un grande mercatino organizzato con Ernialdisko, una realtà nazionale leader nel settore. L’intenzione è far vivere alla piazza la musica a 360 gradi, coinvolgendo anche chi non seguirà i concerti. Per il prossimo anno non nascondo di poterla estendere anche al secondo weekend del festival. E poi c’è la speranza di creare un “AstiMusica Off”, organizzando conferenze e presentazioni di libri con la collaborazione delle librerie astigiane”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 luglio 2025
Alberto Gallo