L’asilo nido comunale “Il Gabbiano”, in corso XXV Aprile 10, dallo scorso mese di giugno si è dotato di uno spazio lettura con una piccola biblioteca, operazione resa possibile dalla ristrutturazione e ampliamento  del nido, dalla dotazione di nuovi arredi e dalla donazione di libri da parte di genitori utenti e altre persone che  sostengono il nido nelle varie esperienze. Con la riorganizzazione degli orari di funzionamento, dal  mese di settembre 2011, il nido chiude alle 13,30, per cui il personale ha progettato di aprire lo spazio lettura anche ai bimbi del quartiere, da 0 a 5 anni,  oltre che a quelli frequentanti.  La cadenza sarà  quindicinale,  il lunedì pomeriggio; la piccola biblioteca verrà aperta a bimbi e genitori del quartiere e un educatore del nido leggerà fiabe, racconti, filastrocche e potrà essere da stimolo alle famiglie e tramite per costruire anche una rete amicale di genitori. Gli incontri sono calendarizzati nella giornata di lunedì dalle 16,30 alle 18, il 12 e 26 novembre, il 10 e 17 dicembre. Al termine,  il gruppo di lavoro del nido Gabbiano verificherà  l’efficacia della proposta e deciderà se proseguire l’esperienza anche nel nuovo anno, rimodulando, se del caso, il progetto iniziale. Questo progetto è stato pensato perché si riconosce ormai un ruolo più che importante alla parola e al racconto. La narrazione è strettamente collegata al processo di formazione dell’identità “perché consente di costruire una versione del mondo in cui il bambino possa immaginare un posto per sé”. Gli educatori degli asili nido comunali, che da anni ormai collaborano al Progetto Nati per Leggere,  sono consapevoli di quanto sia importante leggere e raccontare le fiabe della tradizione, le storie, i racconti e le filastrocche ai nostri bambini. La fiaba per la sua natura fantastica è il mezzo di comunicazione più idoneo per entrare in contatto con il mondo del bambino. Le situazioni delle fiabe, nel rispecchiare la visione magica e animistica delle cose, gli stupori, le paure, le meraviglie, i desideri impossibili, placano inquietudini, aiutano a superare le insicurezze e le ansie, ad accettare responsabilità e mettono il bambino di fronte alle difficoltà dell’esistenza, con un linguaggio non realistico, che è l’unico da lui pienamente recepibile a livello profondo. Il clima magico che viene a crearsi con il “c’era una volta……” apre le porte ad un intenso scambio emotivo tra adulto e bambino che favorisce la comunicazione reciproca in una dimensione nuova, fuori dalla realtà.