Nelle chiese ritornano il segno della pace e le acquasantiere dopo la pandemia di covid-19. In una lettera inviata il 2 dicembre a tutti i vescovi la Cei dà le nuove indicazioni per la celebrazione della Messa e in alcuni casi raccomanda l’uso della mascherina. Merita ricordare anche che l’episcopato italiano è stata una delle poche istituzioni in Italia che abbia obbedito senza “se” e senza “ma” alle indicazioni delle autorità e degli esperti.

“È importante ricordare – afferma il comunicato Cei – che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al Sars-CoV-2; si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina; è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere; è possibile svolgere le processioni offertoriali; non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni; si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace; si consiglia ai ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione. Nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti”.

Questi alcuni dei consigli contenuti in una lettera inviata dalla presidenza della Cei ai vescovi italiani sulle misure di prevenzione della pandemia, benché la normativa di prevenzione dalla pandemia da covid-19 non sia stata oggetto di interventi recenti del governo. Tenuto conto delle specifiche situazioni locali – precisa il testo – “i singoli vescovi possono adottare provvedimenti e indicazioni più particolari”