Giorgio Marino, da settembre scorso dirigente dell’istituto superiore Penna (l’Agrario) dopo essere stato per 16 anni a capo del liceo Monti, si prepara a una nuova avventura: quella di assumere la dirigenza del nuovo istituto comprensivo che si andrà a creare dalla fusione tra il “Penna” e il liceo Scientifico “Vercelli”.

Dopo alcuni anni di interlocuzioni l’accorpamento è diventato realtà?

“Tecnicamente mancano ancora alcuni passaggi. La Provincia delibererà in merito il 29 luglio, dopodichè la Regione entro ottobre dovrà definire il piano per l’anno scolastico 2026-27, però possiamo dire che ormai si tratta di realtà. Si dovrà parlare di fusione tra i due istituti, con la definizione di un nuovo codice meccanografico, questo anche per salvaguardare al massimo l’occupazione del personale”.

Sarà lei a prendere la dirigenza del nuovo istituto?

“L’attuale dirigente del “Vercelli”, Cristina Trotta, andrà in pensione a fine agosto e il nostro auspicio è che io possa già prendere la reggenza del liceo da quest’anno scolastico, in modo da iniziare a creare le condizioni per lavorare in continuità fin da subito. Gli aspetti burocratici e logistici di una fusione sono delicati e complessi, per questo non sarebbe male poterci mettere mano fin da settembre”.

Che cosa ne pensa di quanto sta accadendo?

“La Regione ha posto delle condizioni inderogabili per la riduzione di una dirigenza scolastica e le possibilità riguardavano i nostri istituti oppure l’istituto comprensivo di Moncalvo che però presenta altri tipi di complessità. Il nostro è stato un atto di responsabilità e sono certo che porterà numerosi vantaggi”.

L’intervista completa e altri approfondimenti sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 25 luglio 2025

Laura Avidano