Torna anche stasera il punto della situazione nella diretta Facebook del sindaco di Asti Maurizio Rasero.

Il sindaco sottolinea ancora una volta l’importanza del rispetto delle normative, perché anche le piccole infrazioni sono comunque infrazioni: “In ballo c’è la vostra salute e la salute di chi amate e di chi vi sta attorno” ammonisce il sindaco, che continua: “bisogna stare a casa”.

“In una diretta Skype con la Prefettura e le forze dell’ordine è emerso che nella giornata di ieri 34 astigiani sono stati denunciati per comportamenti illeciti rispetto alle misure del decreto: attenzione, non si parla solo di multa, si va nel penale. Non ci sono scuse”.

Continua Rasero: “Abbiamo chiesto ai negozi e alle attività di stare chiusi, con una sofferenza dei proprietari e dei loro dipendenti: è assurdo che ci siano cittadini che non siano disposti a rinunciare alle loro abitudini”.

“Asti non ha ancora superato il picco: questo lo capiremo solo tra alcune settimane, o alcuni mesi. Il picco sarà tanto più in là quanto più saranno virtuosi i nostri comportamenti. Ci stiamo comportando bene e abbiamo risultati che sono solo parziali perché potrebbero essere vanificati da comportamenti screanzati. Siamo nel pieno della guerra: non sono permesse sottovalutazioni. Non possiamo permetterci di mandare in tilt l’ospedale: a Bergamo non bastano i posti nelle strutture ospedaliere, la Regione Piemonte sta cercando di aprire in emergenza la struttura di Verduno. I provvedimenti potrebbero non bastare.
Il virus sta crescendo ovunque. A livello nazionale siamo a 31.506 contagiati”.

 

Veniamo ai numeri: “A oggi l’ospedale di Asti conta 55 ricoverati di cui 12 in terapia intensiva. Tra i ricoverati molti non astigiani. A casa alcune unità in più rispetto ai giorni scorsi: non ci sono grandi cambiamenti sul nostro territorio”.