I carabinieri di Canelli, al termine di due mesi d’indagini, hanno dato un volto e un nome all’autore di diversi imbrattamenti murari.
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, era stato l’imbrattamento delle pareti della dismessa stazione ferroviaria di Canelli. I fatti ad aprile quando qualcuno, in pieno lockdown, aveva scritto con vernice nera frasi offensive rivolte alle forze dell’ordine inneggiando all’anarchia.

Proprio da queste scritte così grossolane i carabinieri hanno dato via a un’indagine, corroborata dall’analisi del sistema di videosorveglianza e dalla collaborazione delle amministrazioni comunali, che ha permesso a un 19enne nato ad Alessandria eresidente a Canelli, disoccupato, gravato da precedenti di polizia e penali per danneggiamento a seguito di incendio e deturpamento di cosa pubblica.

La svolta in questa indagine ha permesso di attribuire al deturpatore seriale un altro danneggiamento commesso a maggio a Cassinasco. Lì era stato fatto scempio del chiosco e delle panchine della centrale piazza al Castello.

“La ragione di tali gesti, allo stato, è da ricondurre alla noia che, in questo periodo di limitazioni, si è acuita in molti soggetti non impegnati in altro”, spiegano dall’Arma.
L’autore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Asti e dovrà rispondere per le violazioni di deturpamento e imbrattamento continuato di cose altrui, nonché, laddove ritenuto responsabile dei fatti, essere chiamato a risarcire il danno causato.