Continuano i controlli dei carabinieri sul rispetto delle prescrizioni del Governo per contrastare la diffusione del coronavirus.

Tra i denunciati un 44enne di Valfenera incappato in un controllo stradale. Ai carabinieri che procedevano alla verifica della prescritta autocertificazione, l’uomo ha dichiarato di essersi recato alle 8 in farmacia ma di averla trovata chiusa, attendendo quindi in zona che la stessa riaprisse. Essendo tale ragione alquanto inverosimile, visto che la farmacia rientra negli esercizi commerciali che possono rimanere aperti, i militari di  di Villanova d’Asti hanno deciso di controllare la fondatezza di quando dichiarato. E’ emerso così che la farmacia non solo era regolarmente aperta ma anche che, dalla visione del sistema di videosorveglianza interna, non risultava alcun accesso dell’interessato. Pertanto il soggetto è stato deferito alla Procura della Repubblica di Asti, oltre che per la violazione prevista dall’art. 650 c.p. per inosservanza delle prescrizioni disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Dpcm del 9 marzo, anche per il più grave reato di false dichiarazioni ed attestazioni a pubblico ufficiale.

Singolare il caso successo poco dopo a San Damiano d’Asti: erano le 11 quando un 15enne della zona veniva controllato in centro a piedi dai carabinieri di San Damiano. La versione fornita a voce ai militari, riportata anche nella prevista autocertificazione, riconduceva la presenza del ragazzo al desiderio di andare a fare la spesa per conto della famiglia. Motivo apparentemente legittimo se non fosse che, in quell’istante, sopraggiungeva in autovettura il padre che, mortificato per l’accaduto, mostrava ai militari la spesa da lui fatta e riposta nel bagagliaio. In questo caso sarà l’Autorità giudiziaria minorile di Torino ad essere notiziata.