Continuano le azioni del progetto Landscape Storymovers ideato da Fabio Fassio ed Elena Romano del Teatro degli Acerbi realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.

Vari i partner tra cui il Comune di Canelli, main sponsor il Consorzio dell’Asti DOCG.

Il noto attore e narratore Ascanio Celestini sarà in scena al Teatro Balbo di Canelli con il nuovo spettacolo “I parassiti” venerdì 19 maggio alle 21.

Si tratta di un diario nei giorni del Covid-19, in forma di reading con Gianluca Casadei alla fisarmonica.

Commenta Celestini nel presentare il lavoro: “Siamo stati presi di sorpresa dalla pandemia, ma l’abbiamo interpretata. Ci hanno mostrato la fotografia del parassita e anche i numeri, le carte geografiche che cambiano colore con la diffusione del virus e i grafici.

Abbiamo un’idea razionale della malattia. La gestiamo così bene che qualcuno la sta persino negando. Ma quel numero così alto di morti ci ha disorientato. E all’inizio abbiamo pensato che fosse proprio il numero, la quantità. E invece è una questione di qualità. Non siamo più preparati per la morte. I cadaveri non ci fanno una grande impressione. Non ci perturbano più di tanto. Ma siamo sconvolti dal nulla che se li porta via. Non sappiamo che fare. E se ci tolgono il corpo del defunto siamo completamente spaesati. Mia madre e mia nonna avrebbero messo in moto tutta una serie di riti piccoli e grandi, consapevoli e inconsapevoli. Avrebbero saputo cosa cucinare e come, cosa bere e mangiare, chi chiamare e quali parole dirgli, come e dove e quando pregare. Noi no. Noi abbiamo bisogno delle cose materiali. Senza il corpo del morto restiamo immobili con la testa vuota. Così mi sono messo a raccontare e a scrivere. A fare qualcosa che non avesse un corpo. Perché il lutto è immateriale come la memoria, le parole, i sogni.”

L’attore e drammaturgo romano Ascanio Celestini, che nel fine settimana terrà a Canelli anche un workshop di narrazione dei territori, è l’esempio di come il racconto orale sia ancora oggi uno strumento molto potente, che solo attraverso la voce e la memoria ricostruisce storie e testimonianze passate con l’intensità di chi non tenta sempre di distillare il dato puramente descrittivo da quello più poetico e creativo, ma mantiene una qualche vivacità. 

Biglietti a 15€ intero, 10 € ridotto (over 65 e under 26, abbonati stagioni e Musei Piemonte e Valle d’Aosta, ecc), 5 € ridotto speciale riservato alle scuole e laboratorio Landscape Storymovers

Per lo spettacolo è consigliata la prenotazione sul sito Appuntamento Web.

Info al numero 3518978847, sul sito e sui social di Visit Canelli e Teatro degli Acerbi e del Teatro Balbo Canelli.

Lo spettacolo è parte anche di “Teatro in Terra Astesana” del Teatro degli Acerbi e della stagione al Teatro Balbo di Canelli, che si arricchisce così di un appuntamento fuori programma ed è realizzata dal Comune di Canelli con il sostegno della Fondazione CRT e della Fondazione CRAsti. Il programma è legato anche al progetto del Teatro Balbo, grazie ai main sponsor Bosca, Arol SpA Fimer srl, agli sponsor Banca di Asti Enos srl.