Ad Asti fino al 6 settembre continua AstiTeatro, lo storico festival di teatro nazionale e internazionale, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino, giunto alla quarantaduesima edizione e organizzato dal Comune di Asti nell’ambito del progetto di rete Patric (Polo astigiano per il teatro di ricerca e di innovazione contemporaneo), sostenuto dal 2018 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando triennale per le Performing Arts 2018-2020, grazie al prezioso sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CrAsti, Fondazione CRT, MIBACT, Fondazione Piemonte dal Vivo, ASP e Nuova Coop.

Dopo un fine settimana di spettacoli sold out, a dimostrare il grande desiderio del pubblico di tornare a vivere il teatro, il programma continua lunedì 31 agosto alle 18 al cortile dell’Archivio Storico dove si replica lo spettacolo di Lorenza Zambon “La montagna vivente”, mentre alle 21,30 alla Chiesa del Gesù va in scena “La donna pesce”, spettacolo di Rosario Sparno, protagonista insieme ad Antonella Romano, tratto da un racconto di Andrea Camilleri e presentato con successo a New York lo scorso anno nella rassegna “In scena! Italian Theater Festival NY”. Alle 20 e alle 23 allo Spazio Kor Paolo Mazzarelli è autore e protagonista di “Soffiavento”, in anteprima nazionale, dove un noto attore immaginario – Pippo Soffiavento – è in scena con la sua ultima interpretazione: il Macbeth di Shakespeare. Ma qualcosa va storto, lo spettacolo si interrompe, e l’attore è costretto a calare la maschera.

Martedì 1 settembre alle 17,30 (con replica alle 21,30) il ristorante Oeuf di via Guttuari 12 ospita la performance virtuale “Segnale d’allarme – La mia battaglia VR” diretta e interpretata da Elio Germano e inserita nella stagione Public di Spazio Kor. Un’esperienza limitata a 35 spettatori a replica.

Alle 22 al cortile del Michelerio Enrica Tesio e Mauro “Mao” Gurlino presentano “Gli adulti non esistono”, in parte tratto dal libro della Tesio, “Filastorta d’amore”, in parte frutto di una scrittura originale ad hoc per lo spettacolo: un uomo e una donna alla soglia dei quarant’anni, si interrogano su una fase della vita che il mondo chiama maturità e che invece si è rivelata essere una nuova adolescenza, una “quarantolescenza”.  Questo spettacolo è realizzato in collaborazione con Attraverso Festival.

Mercoledì 2 settembre alle 19 al Palco 19 debutta lo spettacolo di Daniele Ronco “Il grande giorno”, con Elena Aimone e Daniele Ronco, in cui gli attori in scena e un manipolo di spettatori volontari alimenteranno impianto luci e audio con l’ausilio di speciali biciclette per il format del “teatro a pedali”, una riflessione di stringente attualità sull’ecologia e sul bisogno di “rallentare”. Per iniziare ad accumulare energia, due biciclette saranno messe di fronte al Diavolo Rosso il giorno prima, dalle 16 alle 18, e chi vorrà potrà pedalare liberamente a turno. Alle 20,30 allo Spazio Kor debutta il testo di Fabrizio Sinisi “La fine del mondo”, con Gabriele Cicirello, Alice Spisa, Anahi Traversi e Angelo Tronca, diretti da Claudio Autelli, anche esso sul tema del disastro ecologico visto con gli occhi di quattro giovani in una Venezia avveniristica. Alle 22 al Teatro Alfieri Cirko Vertigo presenta “Off ballad” di blucinQue/Qanat Arte e Spettacolo, dove sette performer si interrogano sulla ineludibile inclinazione al conflitto, tra musica live ed elettronica, teatrodanza e una “pittura” circense di voli aerei e coreografie in un’atmosfera onirica e “sospesa”, sui testi poetici di Pessoa e a partire dal testo di Hillman “Un terribile amore per la guerra”.

Giovedì 3 settembre alle 20 alla Chiesa del Gesù va in scena “L’uno”, con Stefano Accomo, Anna Canale, Elena Cascino, Christian Di Filippo, Alice Piano, Marcello Spinetta, regia di Paolo Carenzo. La sera dell’ultimo dell’anno durante una cena tra amici si innesca una commedia degli equivoci, ora divertente ora più drammatica, dove si consuma il progressivo disfacimento di relazioni, affettive e famigliari.

Alle 22 al Cortile del Michelerio tornano gli attori di Generazione Disagio con “Art”, spettacolo in prima nazionale prodotto da Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse. Una commedia crudele e divertente sull’amicizia, scritta dalla drammaturga francese Yasmina Reza e tradotta in trenta lingue, con gli attori di Generazione Disagio Luca Mammoli, Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi.

Venerdì 4 settembre alle 19 e alle 23 allo Spazio Kor Paolo Valerio è protagonista de “Il muro trasparente”, il delirio di un tennista separato dal pubblico da una parete di plexiglass, con lo sport come metafora della vita. Solo alle 19 (cancellata la replica delle 23) alla Chiesa del Gesù va in scena “Pierre e Mohamed”, di Francesco Agnello, con Lorenzo Bassotto, monologo su un vescovo cattolico e un giovane musulmano uccisi nello stesso attentato nel 1996 in Algeria, una storia vera di fede, dialogo e martirio.

Alle 21 al Teatro Alfieri torna la compagnia Berardi Casolari con il nuovo spettacolo “I figli della frettolosa”, scritto e diretto da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, che affronta il tema della cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola “vedere”, realizzato con il contributo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Sabato 5 settembre alle 20 allo Spazio Kor arriva Il Mulino di Amleto con “Senza famiglia”, di Madgalena Barile: finalista al Premio Scenario 2017, racconta di una famiglia composta da cinque personaggi, tra conflitti e impossibilità di esprimersi con affetto. Una creazione folle e imprevedibile in cui una nonna, che ha fatto gli anni ’70, risorge per convincere la figlia a cambiare vita, un’educazione politica e sentimentale tra generazioni destinata a un grottesco fallimento. Alle 22 al Cortile del Michelerio Oscar De Summa presenta il suo ultimo lavoro “Da Prometeo. Indomabile è la notte”, che lo vede protagonista con Marina Occhionero (Premio Ubu 2019 come miglior attrice under 35), Luca Carbone e Rebecca Rossetti, rivisitazione del mito di Prometeo, il titano che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini.

Domenica 6 settembre alle 17 al cortile del Michelerio si recupera un evento musicale della rassegna “Estiamo Insieme” saltato per il maltempo: la Palmarosa Band presenta “Gli chansonnier… dai boulevard di Parigi ai carrugi di Genova”.

Il festival si chiude con due spettacoli: alle 19 allo Spazio Kor va in scena “Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza” di e con Cinzia Spanò, basato su un fatto di cronaca legato alla “Roma bene” e allo sfruttamento che offre lo spunto per una riflessione sul femminile. Alle 21 al Teatro Alfieri Davide Enia è protagonista e autore de “L’abisso”, spettacolo pluripremiato (Premio Ubu 2019 come miglior nuovo testo italiano, Premio Le maschere del teatro e Premio Hystrio Twister) di grande attualità: da un viaggio nella Lampedusa degli sbarchi Enia ha tratto un romanzo prima e uno spettacolo poi, facendo emergere frammenti di storie dolorosissime eppure cariche di speranza.

Novità della quarantaduesima edizione di AstiTeatro “Pensiero profondo – 4 chiacchiere con gli artisti sulla vita, l’universo e tutto quanto”, aperitivo tutti i giorni alle 18 al Diavolo Rosso con i protagonisti del festival. Questi i prossimi appuntamenti: 31 agosto Rosario Sparno e Antonella Romano intervistati da Chiara Buratti e Alexander Macinante, 1 settembre Daniele Ronco intervistato da Lorenza Zambon sul “Teatro a pedali”, 2 settembre gli attori di Generazione Disagio e della compagnia Berardi Casolari intervistati da Carlo Francesco Conti, 3 settembre Paolo Valerio intervistato da Alexander Macinante, 4 settembre Oscar De Summa e Marina Occhionero intervistati da Carlo Francesco Conti, 5 settembre gli attori de Il Mulino di Amleto intervistati da Emiliano Bronzino, 6 settembre chiusura con Gianluigi Porro ed Emiliano Bronzino.

Altra novità “Spectrum – il pianeta allo specchio”, laboratorio ispirato ai temi degli spettacoli del festival realizzato in collaborazione con Fridays For Future Asti, per parlare dell’impatto dell’uomo sull’ambiente e disegnare nuovi modelli di sostenibilità. Il secondo appuntamento sarà sabato 5 settembre (ore 15 e 16,30) nel cortile interno del Diavolo Rosso. Prenotazione obbligatoria chiamando il 349.1781140 o scrivendo a segreteria@associazionecraft.org

Come ogni anno sarà aperta durante il festival tutte le sere l’osteria il Gat Rustì, in via Bonzanigo. Inoltre una serie di ristoranti offriranno agli spettatori un menu al prezzo convenzionato di 15 euro: Becheri, Diavolo Rosso, Enoteca Pompa Magna, Pizzeria Tre Re, Oeuf, Tacabanda e Tastè Vin.

Con questo festival, il progetto Patric è entrato a far parte di PERFORMING +, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Prevendita biglietti presso la biglietteria del Teatro Alfieri, in via L. Grandi 16, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17, e nei giorni di spettacolo un’ora prima di ogni rappresentazione direttamente in location.
Per informazioni e prenotazioni 0141.399057 – 0141.399040.

Biglietti
10 euro intero; 8 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri, over 65, possessori Kor Card e tessera Plus Biblioteca Astense; 5 euro ridotto operatori.
Biglietto per la visione di Elio Germano “La mia battaglia” 25 euro cena inclusa (spettacolo fuori abbonamento, 35 posti disponibili a replica presso il Ristorante Oeuf, per prenotazioni: 3491781140).

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