Già presentato a Vezzolano e a Palazzo Carignano di Torino, approderà a Incisa Scapaccino il libro che raccoglie tutti gli affreschi prerinascimentali della provincia di Asti. Con testi di don Vittorio Croce, direttore della Gazzetta d’Asti, teologo e già vicario generale della diocesi di Asti, e foto di Franco Bello di Costigliole, edito da Scritturapura di Carlo Cerrato, il libro si dedica a una lettura iconografica delle pitture che caratterizzano molte delle chiese romaniche delle campagne astigiane, rappresentando una vera e propria scoperta di un pianeta sconosciuto a molti.
Il volume, che si intitola “Sacri volti in antiche pievi”, sarà presentato domenica 18 febbraio, alle 21, nella chiesa del Carmine a Incisa alta, uno degli edifici che conservano curiosi affreschi quattrocenteschi, caratterizzati dalla rappresentazione di Sant’Alberto da Vercelli. Questo complesso sarà illustrato dall’autore, insieme con altri della zona acquese, come quello di Sant’Antonio di Mombaruzzo e quello di San Giovanni in Vengore di Roccaverano, uno dei più significativi in provincia di Asti per la pittura tardogotica.
Accanto a questo naturalmente i complessi dell’abbazia di Vezzolano, di Santa Maria di Viatosto e della chiesa del castello di Montiglio, passando per i piccoli gioielli di Settime, Portacomaro, Castell’Alfero e molti altri, caratterizzati spesso dalla figura dominante del Cristo Pantocratore. Una serata di sicuro interesse storico, artistico e religioso.